Polonia: Nawrocki mette il veto sulla protezione degli ucraini

Il presidente polacco: aiuti solo a chi lavora in Polonia e paga i contributi.
L’Ue si oppone ma la legge è molto vaga lasciando ai singoli Paesi la possibilità di fissare i termini degli aiuti.

Il presidente polacco Karol Nawrocki ha posto il veto alla legge che mirava a prorogare in Polonia la protezione temporanea per i cittadini ucraini, nonché a estendere il beneficio dell’“800 plus” (ovvero 800 PLN al mese per ogni figlio sotto i 18 anni) anche ai non occupati sul territorio nazionale.

Nawrocki ha motivato la sua decisione affermando che il sostegno finanziario dovrebbe spettare solo agli ucraini lavoranti in Polonia e che l’accesso all’assistenza sanitaria andrebbe vincolato al pagamento dei contributi.

La normativa bloccata avrebbe recepito in diritto nazionale la decisione dell’Unione Europea di prolungare la protezione temporanea fino a marzo 2027, adottata dagli Stati membri lo scorso luglio.

Tale meccanismo garantisce a circa 4 milioni di ucraini nell’UE il diritto di soggiorno, l’accesso al lavoro, all’alloggio, all’assistenza sanitaria e sociale, nonché all’istruzione per i minori.

Il portavoce della Commissione Europea, Markus Lammert, ha commentato il veto, ricordando che, secondo la direttiva europea, gli Stati membri sono tenuti a fornire ai rifugiati supporto di base se questi non dispongono di mezzi sufficienti.

Tuttavia, come riporta Polonia Oggi, la direttiva non stabilisce importi specifici né soglie minime: la definizione del livello degli aiuti resta competenza dei singoli paesi.

Lammert ha inoltre sottolineato che l’UE stessa contribuisce al sostegno: prima dell’estate è stato annunciato lo stanziamento di 3 miliardi di euro a favore degli Stati membri che accolgono i rifugiati ucraini.

La decisione di Nawrocki apre quindi un nuovo fronte politico, mettendo in discussione le modalità di implementazione a livello nazionale degli obblighi europei in materia di protezione temporanea.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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