Incontro tra sindacati e governo per decidere la sospensione delle attività lavorative.
Minacciato lo sciopero.
I sindacati chiedono lo stop delle fabbriche fino al 22 marzo, al fine di sanificare gli ambienti e non sottoporre i lavoratori ad un maggior rischio di contagio.
Qualora lo stop non venga concordato da parte del governo, i sindacati minacciano lo sciopero per lo stesso periodo di tempo.
Di contro, gli industriali lombardi ritengono che si tratti di “irresponsabili che strumentalizzano”.
Per sbrogliare la situazione, il premier con Conte ha convocato le parti interessate per la mattina di oggi venerdì 13 marzo.
Potrebbe uscirne uno shutdown per l’Italia, che dopo i blocchi già decretati potrebbe decidere di bloccare anche le attività produttive.
Si attendono novità in merito ai risultati dell’incontro.
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Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove è responsabile del Controllo di Gestione degli stabilimenti polacchi di una holding; parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha precedentemente lavorato nel dipartimento finanziario della Holding Orange1. Laureato in Economia Aziendale con indirizzo in Management ed Organizzazione presso l'Università degli Studi di Udine, ha anche un Master in "Gestione delle Risorse Umane ed Organizzazione del Lavoro" conseguito presso lo stesso ateneo. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroiundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina" e "Gazzetta Italia". Founder di "General Magazine", ha conseguito, tra i vari titoli, il patentino Bloomberg, l'Europass Mobilità e l'ECDL.
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1 commento su “Italia: shutdown dietro l’angolo?”