Vaccino ai minorenni: il nostro sondaggio

Dibattito aperto e tema affrontato diversamente in ogni Stato.
I lettori si schierano per il “No”.

È iniziata orami da un po’ la campagna vaccinale anche per i bambini, prima fino a 12 anni poi anche sotto.

Le casistiche sono le più diverse: si passa dalla Germania dove la vaccinazione è vietata ai minori di 12 anni (pena licenziamento in troco e processo per lesioni colpose – approfondimento al link), ai Paesi in cui è già partita la vaccinazione sperimentale anche ai bambini di fascia d’età compresa tra i 6 mesi ed i 12 anni (approfondimento al link).

Il dibattito, come già visto (approfondimento al link) è apertissimo ed abbiamo esteso il quesito ai nostri lettori tramite un sondaggio.

Ne è uscito un risultato schiacciante a favore del “No” alla vaccinazione ai minorenni (94%). Di seguito gli esiti completi del sondaggio lanciato su Twitter:

Vaccino anti-Covid19: pro e contro

Intervento di diversi esperti con il focus sulla vaccinazione ai bambini.
Per i dati in nostro possesso, ecco quando conviene vaccinarsi e quando no, secondo gli esperti.

La partita è apertissima.

Il dilemma attuale è quello inerente al vaccino anti-Covid19: meglio farlo o no? Più rischi o benefici?

Il tema è aperto perché, ad oggi, i dati in nostro possesso sono davvero pochi ed è normale che i cittadini si trovino in una situazione di indecisione e, se vogliamo, di timore in merito al dà farsi; specie se solo accendendo la televisione è facile notare che neanche gli addetti ai lavori hanno un’idea unanime, anzi ne discutono animatamente.

La questione principale è quella di lasciare fuori la tifoseria da stadio o quella di chi ragiona per ideologia e concentrarsi, esclusivamente, sui dati in nostro possesso e sulle evidenze scientifiche cercando di essere il più oggettivi possibile.

Il tema assume poi particolare importanza quando va a riguardare i bambini.

A tal proposito, il senatore Armando Siri (Lega), ha organizzato un incontro volto al dibattito aperto invitando molti esperti (tra scienziati, professori e professionisti) con i relativi punti di punti.

Ognuno di loro ha portato dati, slides, materiale, disamine e considerazioni volte a capire se e quando fosse conveniente o meno vaccinarsi contro il Covid-19, non facendo appunto una partita mirata tra le ideologie pro-vax o no-vax ma valutando caso per caso (fascia di età, sesso, stato di salute) la convenienza o meno a farsi inoculare il vaccino, basandosi sui dati fino ad oggi disponibili.

Il video completo dell’intervento è reperibile al link.

Germania, vaccina una bimba di 9 anni: licenziato

In Germania la pratica non è autorizzata sotto i 12 anni.
Errore del medico, denunciato e licenziato in tronco.

Fraintendimento.

Ecco cosa c’è alla base dell’errore medico avvento in Germania, precisamente a Bobingen in Baviera, dove un medico ha vaccinato contro il Covid-19 una bambina di 9 anni.

La notizia è stata data dalla radio locale di Augusta per poi essere riportata dai media nazionali e spiega come, a causa di un’incomprensione, il vaccino sia stato inoculato alla bimba di 9 anni, pratica vietata in Germania dove la vaccinazione è prevista dai 12 anni in su.

Il medico si è scusato col padre della bambina, che era in realtà il vero destinatario della dose, sostenendo di aver capito che la bimba fosse ritenuta a rischio.

La bambina è ora sotto osservazione e, per il momento, non sembra aver risentito di alcun effetto collaterale; il medico è stato denunciato per lesioni colpose e licenziato seduta stante.

Covid: il vaccino è più pericoloso del virus?

Uno studio Usa-Cina mette in evidenza che la spike danneggia direttamente le cellule di vasi sanguigni.
Italia unico Paese europeo con obbligo di vaccinazione.

Il vaccino potrebbe essere più pericoloso della malattia stessa.

È quanto emerge dalla conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista Circulation Research, dove si suggerisce che il Covid-19 non sia solo una malattia respiratoria ma anche, e forse soprattutto, vascolare in quanto gli effetti negativi del Covid sulla circolazione (come ictus e trombosi) non sono dovuti solo all’infiammazione indotta dall’infezione, ma sono una diretta conseguenza dell’azione della proteina spike.

Come riporta “Ansa”, il virus, grazie alla proteina spike, si lega al recettore dell’enzima di conversione dell’angiotensina 2 (ACE2) per entrare e infettare cellule ospiti.

Non solo.

Ricercatori americani (Università della California San Diego) e cinesi (Xi’an Jiaotong University) hanno messo in luce come la proteina spike non solo si lega alle cellule sane per diffondere l’infezione, ma provoca danni direttamente alle cellule dell’endotelio, il tessuto che rivestono i vasi sanguigni e che sono fondamentali per la circolazione.

Gli studiosi hanno utilizzato degli pseudovirus, cioè virus “vuoti” e non infettivi ma che esprimono la proteina S (pseudo-spike) sulla superficie, iniettandoli nella trachea di alcuni criceti; questi hanno avuto come conseguenza danni ai polmoni e alle arterie, dimostrando che la proteina spike da sola causa la malattia, a prescindere dalla diffusione dell’infezione virale.

Ancora, il tema di lavoro ha eseguito un ulteriore esperimento: ha esposto le cellule endoteliali sane alla proteina spike la quale, legandosi con ACE2, ha danneggiato le cellule causandone la frammentazione dei mitocondri (le cosiddette centraline energetiche delle cellule).

Uri Manor, uno degli autori dello studio, ha dichiarato:

Molte persone considerano il Covid-19 una malattia respiratoria, ma in realtà è una malattia vascolare”.

Il virus in sé, dunque, non è necessario per avere una reazione grave, dato che questa è data dalla spike; di conseguenza, vaccinare diventa un rischio più grande che prendere il Covid-19?

E se il vaccino a mRNA insegna alle cellule umane a produrre la proteina spike, rischiamo una sorta di genocidio?

Nel frattempo, il Senato italiano ha approvato la vaccinazione obbligatoria per i sanitari, nonostante una Mozione del Parlamento Europeo che vieta l’obbligo vaccinale ai cittadini europei con vaccini sperimentali.

Com’è possibile vedere dall’immagine sotto riportata, l’Italia è attualmente l’unico Paese europeo ad aver reso obbligatoria la vaccinazione per i sanitari:

Pfizer: vendite e prospettive oltre le stime

I ricavi del primo trimestre sono pari a 14,58 miliardi di dollari.
La stima per il 2021 passa da 15 a 26 miliardi.

Vola Pfizer.

I ricavi del primo trimestre del 2021 del gruppo farmaceutico sono stati pari a 14,58 miliardi di dollari; un aumento di quasi il 50% rispetto all’anno precedente, quando ammontavano a 10,08.

Il risultato ha superato anche le aspettative, che prevedevano ricavi per 13,62 miliardi di dollari.

Non solo. Anche le stime per il 2021 sono già state riviste, ovviamente a rialzo, passando da 15 a 26 miliardi di dollari.

I ricavi provenienti dalla vendita del vaccino anti covid BNT162b2 sono destinati a salire; proprio il mese scorso, infatti, sono stati firmati altri nuovi contratti prevedenti la consegna di 1,6 miliardi di dosi.

I ricavi totali, invece, sono attesi in una forbice che va da 70,5 ai 72,5 miliardi di dollari.

Quest’ultima guidance è stata rivista in aumento proprio grazie alle vendite del vaccino, dopo che la precedente prevedeva ricavi totali compresi tra i 59,4 ed i 61,4 miliardi di dollari.