Trump in Giappone ottiene accordi e nomina al Nobel per la pace

Accordi su investimenti e terre rare.
Takaichi: nuova età dell’oro per alleanza Giappone-Usa; e lo nomina la Nobel per la pace.

Il primo ministro giapponese Sanae Takaichi si sta preparando a raccomandare il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il premio Nobel per la pace e sta prendendo accordi per informarlo delle sue intenzioni, ha riferito NTV, citando diverse fonti governative.

La stessa decisione, secondo i media nipponici, era stata presa dall’ex premier Shinzo Abe nel 2019, durante il primo mandato di Trump, su richiesta del governo degli Stati Uniti, per il suo ruolo nell’apertura dei colloqui e nella riduzione delle tensioni con la Corea del Nord.

In quella occasione, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, Trump aveva raccontato che il leader giapponese gli aveva consegnato “la più bella copia” di una lettera di candidatura di cinque pagine

Come riporta La Repubblica, Trump in Giappone è stato accolto come un re al Palazzo imperiale dal nuovo imperatore Naruhito.

Il tycoon ha incontrato la ultraconservatrice Sanae Takaichi, prima donna premier nella storia del Giappone, a cui ha chiesto l’aumento delle spese militari ed a discusso di accordi su terre rare ed investimenti giapponesi negli Usa fino a 550 miliardi.

La premier nipponica ha affermato che vuole “realizzare una nuova età dell’oro per l’alleanza Giappone-Usa“.

Nell’incontro a Tokyo, la Takaichi ha anche ringraziato Trump per la “sua amicizia” con il suo predecessore Shinzo Abe, assassinato tre anni fa.

Dal canto suo il presidente americano ha affermato: “Ho sempre nutrito grande amore e rispetto per il Giappone. Voglio assicurarvi che questo sarà un rapporto speciale. Siamo alleati ai massimi livelli“. Poi si è congratulato con Takaichi per essere la prima donna premier: “È un grande traguardo“.

Giappone, 860 euro a tutti i cittadini

Mentre il Consiglio europeo dice che per il Recovery Fund “si userà il tempo che serve”, il Giappone adotta la linea Usa: 860 euro ad ogni cittadino e acquisto di titoli illimitato.

Il presidente del Consiglio europeo ed ex premier belga, Charles Michel, ha dichiarato che per i Recovery Fund l’Europauserà il tempo che serve”.

Stando a quanto riporta “Il Corriere della Sera”, infatti, il piano sembra quello di far entrare in vigore il fondo il primo luglio, mentre ci sarebbe bisogno di dare risposte decisamente più celeri e concrete, di fronte ad una crisi che sta avendo conseguenze drammatiche.

Chi non perde tempo è invece il Giappone che, adottando la linea degli Usa, ha tolto il limite all’acquisto di titoli impostando di fatto un quantitative easing illimitato. Era stata proprio la Federal Reserve, il mese scorso, a dichiarare di voler comprare bond statali “nell’ammontare necessario” a supportare l’economia a stelle e strisce che significa, appunto, acquisti senza limiti.

Il Paese guidato da Shinzo Abe, inoltre, ha preparato un piano di aiuto concreto per i cittadini, che riceveranno 860 euro ciascuno.

Il piano totale che il Dragone mette in campo, come riporta “Il Sole 24 Ore”, supera i 1.000 miliardi di euro.

Aiuti, dunque, rapidi e concreti esattamente come la situazione richiede, senza la necessità di dover passare per organi come la Bei o strumenti come il Mes ma semplicemente facendo un uso proprio della Banca Centrale.

Chi resta indietro è, ancora una volta, l’Ue che con i suoi organi lenti e caratterizzati da interessi contrastanti al loro interno, non sta riuscendo a dare una risposta né rapida né concreta per aiutare i cittadini e le aziende ad affrontare la crisi.

La Bce non sta ricoprendo il ruolo che le spetta e questo ha impatto sia sullo spread che sul tipo di aiuto che arriverà agli Stati; un aiuto basato sul funzionamento del budget europeo, infatti, potrebbe causare ancora più danni che benefici ad un Paese come l’Italia che, in quanto finanziatore netto, potrebbe ritrovarsi per l’ennesima volta a dover versare più contributi di quanti ne riceverebbe.