Sud Corea: ampi accordi militari tra Kim e Putin

Seul divulga i dettagli dell’incontro tra Russia e Nord Corea.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, nel faccia a faccia di luglio a Pyongyang, hanno raggiunto “un ampio quadro” di accordi sulla cooperazione militare.

Lo riporta la Yonhap, citando il deputato Yoo Sang-bum, dopo l’audizione parlamentare a porte chiuse del National Intelligence Service (Nis).

Più precisamente, come indicato da Ansa, Yoo avrebbe dichiarato quanto di seguito:

La Russia sembra aver richiesto la vendita di proiettili e missili e la conduzione di un’esercitazione militare congiunta, mentre il Nord probabilmente ha richiesto il noleggio di armi prodotte in Occidente e l’assistenza tecnica, comprese le riparazioni di attrezzature fatiscenti“.

Nord Corea: intensificare preparativi per guerra in modo offensivo

Licenziato il capo militare.
Kim: incentivare produzione bellica ed esercitazioni.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha licenziato il suo generale di punta e ha chiesto all’esercito di intensificare i preparativi per la guerra “in modo offensivo“, incluso un aumento della produzione di armi ed esercitazioni più frequenti.

Lo riporta l’agenzia di stampa nordcoreana Kcna, citata a sua volta da Ansa.

Kim ha licenziato il capo dello Stato Maggiore Pak Su Il, sostituendolo con il vice maresciallo Ri Yong Gil, durante una riunione della Commissione militare centrale tenuta ieri, pochi giorni dopo la sua visita ad alcune importanti fabbriche di armi.

Secondo la Kcna, l’ordine del giorno dell’incontro della riunione di ieri era “la questione dei preparativi di guerra completi“, tra cui la necessità di “procurarsi mezzi d’attacco più potenti” per garantire “la perfetta preparazione militare per una guerra“.

Come visto poco tempo fa (approfondimento al link), Kim ha invitato “tutti gli stabilimenti industriali di munizioni a rafforzare la produzione di massa di varie armi e attrezzature“.

Il leader nordcoreano, inoltre, ha invitato a “condurre attivamente esercitazioni di guerra per far funzionare in modo efficiente le armi e gli equipaggiamenti più recenti“.

Nord Corea: Kim chiede più produzione di armi

Risposta alle esercitazioni congiunte di Sud Corea ud Usa.
Si punta anche sui veicoli aerei armati senza pilota.

Il leader nordcoreano Kim Jong Un ha visitato questa settimana diverse importanti fabbriche di armi, comprese le strutture che producono motori per missili Cruise strategici e ha chiesto un aumento della produzione.

A riferirlo sono i media statali, ripresi sia dal The Guardian che da Ansa.

L’ispezione di tre giorni delle fabbriche arriva meno di due settimane dopo che Kim ha partecipato a un’importante parata militare con funzionari russi e cinesi, mostrando le armi più recenti della Corea del Nord, inclusi missili balistici intercontinentali e droni spia.

Kim ha visitato una fabbrica che produce motori per veicoli aerei armati senza pilota, nonché quelli per la produzione di proiettili per lanciarazzi multipli di grosso calibro, secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa centrale coreana KCNA.

Durante la visita alla fabbrica di motori, Kim ha chiesto di “aumentare costantemente le prestazioni e l’affidabilità del motore” e di “espandere rapidamente la sua capacità produttiva“.

Kim ha anche evidenziato la modernizzazione delle armi leggere come “la questione più importante e urgente per fare i preparativi di guerra… in linea con il mutato aspetto del conflitto“.

Le ispezioni arrivano mentre la Corea del Sud e gli Stati Uniti si preparano per le principali esercitazioni militari congiunte in programma questo mese.

La Corea del Nord considera tali esercitazioni come prove per un’invasione e ha ripetutamente minacciato un’azione “schiacciante” in risposta.

Corea del Nord in difficoltà: Kim chiede soldi

Le sanzioni internazionali rendono complicato il commercio con il resto del mondo.
L’idea è quella di emettere obbligazioni, ma si teme una cattiva gestione dei soldi raccolti.

Non bastava il coronavirus, a complicare la vita alla Corea del Nord.

Le sanzioni internazionali stanno complicando i rapporti commerciali con il resto del mondo (ci dovrebbero essere dei divieti, non solo delle sanzioni, ma in qualche modo qualcosa riesce a trovare delle deroghe o delle seconde vie) e, sommati appunto ai danni portati dal coronavirus, stanno mettendo il Paese di Kim Jong Un in una situazione delicata.

Vista l’esigenza di reperire risorse, stando a quanto riporta il “Financial Times” anche se la notizia per ora non è confermata, lo stesso Kim Jong Un starebbe pensando di emettere delle obbligazioni che, raccogliendo valuta estera, arrivino a coprire fino al 60% del budget Nordcoreano; il ricercatore dell’Università di Vienna specializzato in Corea del Nord, Peter Ward, ha così commentato la notizia:

“Sarebbe il primo vero segno che la Corea del Nord è sottoposta a stress finanziari molto significativi a causa delle sanzioni e del virus.”

Il piano prevederebbe l’obbligo per la popolazione più ricca della Nord Corea a comprare i titoli sopracitati, pur senza alcuna garanzia di rimborso.

Inoltre, i timori generali sono inerenti alle modalità con le quali verrebbero spesi i soldi raccolti: curiosi progetti politici e di rappresentanza (“progetti di prestigio di elefanti bianchi, palazzi per il leader e pagamenti per l’elite”) non sono idee nuove da parte di Kim Jong Un.

Nel frattempo, Fitch ha previsto per quest’anno un calo del 6% del Pil Nordcoreano, che sarebbe il risultato peggio dopo quello di 23 anni fa che fu pari ad una caduta del 6,5%.