Ristoro da 39,7 milioni per Alitalia

Nuova tranche approvata dall’Antitrust Ue.
Analisi rotta per rotta da settembre 2020 ad aprile 2021.

Arriva un’altra tranche di ristori per Alitalia.

Più precisamente, gli aiuti stanziati sono pari a 39,7 milioni di euro ed arrivano dopo altre quattro decisioni simili prese su altri ristori effettuati da parte del governo alla compagnia aerea di bandiera tra settembre 2020 ed aprile 2021.

L’ok è arrivato dall’Antitrust Ue dopo che è stata effettuata un’analisi rotta per rotta verificando i danni subìti a causa delle restrizioni legate alla pandemia da Covid-19.

Proprio l’Antitrust ha dichiarato quanto di seguito:

Misura è proporzionata, il risarcimento non va oltre lo stretto necessario.

Alitalia tra voli, tagli e futuro

Operatività in estate, poi tagli e nuova compagnia.
I sindacati sul piede di guerra.

È ancora calco il tema inerente ad Alitalia.

Bisogna garantire i voli in estate, poi si partirà con Ita; questo il punto di vista del ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti in merito alla questione Alitalia-Ita discussa a Bruxelles:

Abbiamo il dovere di garantire l’operatività nella stagione estiva. Poi ci sarà una nuova compagnia, che partirà alle condizioni che si stanno definendo. La nuova compagnia potrà partecipare alla gara per il marchio.

L’Ue, vuole come al solito, vuole però dettare le condizioni e muovere le fila dell’operazione incitando ai tagli. Stando a quanto riporta “Ansa”, l’accordo di massima raggiunto tra Commissione Ue e governo (Margrethe Vestager, da una parte, e Giancarlo Giorgetti e Daniele Franco, dall’altra), infatti, prevede che la parte relativa all’aviazione sia trasferita direttamente a Ita in forma ridotta, con meno della metà della flotta attuale ed un taglio significativo del personale che vedrà anche modificato il proprio contratto.

Sono poi interventi anche i sindacati, con il segretario nazionale Filt-Cgil Fabrizio Cuscito che ha dichiarato quanto di seguito:

Positivo lo sblocco della situazione di stallo con la Commissione Ue ma l’intesa deve poter garantire lo sviluppo industriale dell’azienda, il mantenimento dell’attività di volo, di manutenzione, handling e amministrative e la tutela dell’attuale occupazione del personale Alitalia.

Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, da parte sua aggiunge:

Non abbiamo intenzione di accettare licenziamenti, la parola esuberi sarebbe il momento di toglierla. Stiamo parlando di persone in carne e ossa che in questi anni hanno fatto funzionare il vettore nazionale.

Non esiste un tavolo in cui il sindacato è messo nelle condizioni di discutere quello che sta succedendo (sottolineando che manca un incontro con i sindacati sul dossier).”

Alitalia, Draghi: “no a discriminazioni sugli aiuti di Stato”

Il premier si oppone, per il momento, ad eventuali diktat di Bruxelles.
Trattativa tra ministri e Commissione.

Alitalia continua a rimanere un tema caldo.

La trattativa sembra andare verso la cessione della compagnia di bandiera, cosa che troverebbe anche l’approvazione dell’Ue (approfondimento al link).

A tal proposito, però, il premier Mario Draghi mostra i muscoli e si oppone, almeno a parole ed almeno per il momento, all’Europa:

“Non accetteremo discriminazioni da Bruxelles.”

La frase è riferita al tema degli aiuti di Stato, tanto che lo stesso Draghi prosegue come di seguito.

Siamo in piena trattativa tra i ministri e la Commissione: non possiamo accettare asimmetrie ingiustificate. Ora il punto centrale è creare una società che si chiamerà Ita, che avrà una discontinuità con il passato. Serve partire con la stagione estiva. Speriamo in un esito positivo.

Italia e Ue: avanti con trattativa Alitalia

Incontro “positivo e costruttivo”.
Le parti convergono nella necessità di dare un segno di discontinuità.

Vi è stato un incontro tra la vicepresidente della Commissione europea per la concorrenza, Margrethe Vestager, ed i ministri dell’Economia (Daniele Franco), delle Infrastrutture (Enrico Giovannini) e dello Sviluppo economico (Giancarlo Giorgetti) in merito al futuro di Alitalia.

Il colloquio inerente alla società di bandiera è stato definito dai partecipanti “positivo e costruttivo”, svoltosi in un clima cordiale.

I colloqui tecnici, al fine di valutare nel dettaglio le possibili soluzioni che possano garantire al nuovo vettore di nascere ed operare al più presto, avverranno durante questa settimana.

Sia Italia che Ue hanno concordato nella necessità di procedere nel segno della discontinuità, questo molto probabilmente significa che l’intenzione sia quella di vendere la società di bandiera (da qui il consenso favorevole dell’Ue) smettendo di elargire aiuti pubblici.

Alitalia: decide l’Ue

Il capitale sociale passerebbe da 3 miliardi a 10 milioni.
In ogni caso il piano dovrà essere accettato da Bruxelles.

Erano stati stanziati 3 miliardi di euro, nel decreto Cura Italia, per la nuova compagnia di bandiera.

Ora, invece, la newco per Alitalia potrebbe nascere con un capitale sociale pari a 10 milioni di euro.

È quando infatti prevede la bozza del decreto agosto: costituire una società “ai soli fini dell’elaborazione del piano industriale”.

La medesima società, guidata da Francesco Caio e Fabio Lazzerini, avrebbe 30 giorni di tempo definire il piano ed inviarlo all’Ue; quest’ultima, dovrebbe valutarne l’approvazione con particolare riferimento alle norme sugli aiuti di Stato. Successivamente il piano andrebbe inviato al Parlamento, le cui commissioni avrebbero a disposizione altri 30 giorni per esprimere un parere, ma l’ultima parola spetterebbe comunque a Bruxelles.