IA, D’Angelo: protagonista in logistica, ma fattore umano resti centrale

Il presidente ANSI: Per noi è essenziale che non venga meno la centralità delle persone e dei lavoratori nella relazione con l’IA.

Anche nella logistica l’Intelligenza Artificiale è sempre più protagonista, ma c’è ancora tanto da fare. Colpiscono, ad esempio, i dati contenuti in una recente ricerca dell’Università Liuc, secondo cui tra le aziende del settore una su cinque impiega già soluzioni IA per la pianificazione della supply chain e dei flussi. In generale, per l’Osservatorio Look4ward di Luiss-Intesa, nel 18,6% dei casi le imprese italiane hanno già messo a punto soluzioni di Intelligenza Artificiale e quasi una su due inizia a ravvisare un potenziamento dell’efficienza operativa. Tuttavia, uno degli ultimi studi Ibm mette in guardia su alcune delle criticità principali, come l’orizzonte frammentato della tecnologia a causa della grande velocità con cui si sta investendo, oltre alla mancanza di competenze e conoscenze nel personale”. Così il presidente dell’associazione datoriale Ansi Logistica integrata Andrea D’Angelo.

Per noi – continua D’Angeloè essenziale che non venga meno la centralità delle persone e dei lavoratori nella relazione con l’IA. A questo proposito, l’Osservatorio Hr Innovation Practice del PoliMi fa notare che allo stato attuale l’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle aziende ‘alleggerisce’ già di circa mezz’ora al giorno in media le attività dei lavoratori. E questo è solo uno degli aspetti che vengono in luce. Se lo scopo, infatti, è ottimizzare i percorsi e migliorare la produttività, occorre anche incrementare l’efficienza del sistema a tutto tondo, quindi anche in termini di sostenibilità ambientale e sociale. La centralità del fattore umano deve rimanere la bussola, soprattutto su formazione e sicurezza informatica: è puntando su questi valori che si può riuscire a ridimensionare l’impatto socioeconomico delle criticità”, conclude.

Meta può utilizzare contenuti pubblici per addestrare AI

Potranno essere usati i post Facebook e Instagram degli utenti residenti nell’Ue.
Lo ha stabilito un tribunale tedesco.

Il gigante tecnologico statunitense Meta, di cui Mark Zuckerberg è il proprietario, può utilizzare i post di Facebook e Instagram degli utenti residenti nell’UE per addestrare il suo software di intelligenza artificiale Meta AI.

Come riporta dpa poi ripreso da Giubbe Rosse, a stabilirlo è stato venerdì un tribunale tedesco.

Lavoro: ecco le innovazioni IA delle imprese Univendita per la consultazione del ministero

L’associazione: per lo sviluppo serve dare accesso facilitato a fondi pubblici, crediti d’imposta, agevolazioni fiscali, voucher e contributi a fondo perduto, incentivi e coinvolgimento del sistema bancario.

Applicativi come chatbot e assistenti virtuali utili ad accorciare e ottimizzare i tempi di lavoro, rinvenendo, sulla base di domande anche molto dettagliate, i prodotti dai cataloghi in modo da poter fornire ai clienti risposte adeguate e soddisfacenti in tempi brevi. Oppure soluzioni per realizzare piani di lavoro estremamente personalizzati e ancora strumenti per rapidi approfondimenti tecnici e normativi.

Sono queste le innovazioni che alcune delle aziende associate a Univendita-Confcommercio, la principale sigla italiana della vendita diretta a domicilio, hanno presentato nell’ambito della consultazione pubblica sulle Linee guida per l’implementazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, promossa dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Secondo Univendita, gli algoritmi dell’Ia generativa devono puntare “alla crescita, alla competitività da coniugare con inclusività, equità e rispetto della centralità dell’uomo”.

Per Ciro Sinatra, presidente dell’associazione, “è essenziale garantire che questi sistemi siano spiegabili e tracciabili. Ci sono degli obblighi da rispettare nei confronti dei consumatori e dei lavoratori, anche considerando che le nostre imprese non utilizzano l’intelligenza artificiale per la valutazione e l’organizzazione del lavoro. Tuttavia, l’introduzione dell’Ia nell’impegno quotidiano contribuisce a rafforzare le competenze digitali e le soft skills. Attenzione però alle criticità – ha proseguito Sinatra –, a partire dal divario digitale che può riguardare i territori meno connessi o i venditori più anziani”. 

Infine, le richieste dell’associazione: accesso facilitato a fondi pubblici per le Pmi della vendita diretta; crediti di imposta e agevolazioni fiscali; voucher e contributi a fondo perduto; incentivi ad accesso collettivo per progetti congiunti tra imprese, aggregazioni o reti d’impresa; infine, il coinvolgimento del sistema bancario con convenzioni di microfinanza garantita e prestiti agevolati, con un fondo di garanzia per la digitalizzazione.

IA e applicazione nelle scienze forensi: se ne discute a Foggia

Trattati temi relativi all’applicazione dell’AI nell’ambito proprio della patologia forense e le loro ricadute anche sulle vicende processuali e sulle motivazioni che portano i Giudici a esprimere le sentenze.

Si terrà a Foggia venerdì e sabato, presso l’aula magna “Francesco Maria Silla” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università, il convegno “Scienze forensi ed intelligenza artificiale”,nato nell’ambito del Focus Internazionale “Tracce e Cadavere” che nasce dalla collaborazione tra la cattedra di Medicina Legale diretta dal professore Luigi Cipolloni e la cattedra di Diritto Processuale Penale diretta dalla professoressa Donatella Curtotti, attualmente anche pro-rettore vicario dell’Università di Foggia, che costituisce occasione di incontro e confronto tra esperti di rilievo nazionale ed internazionale, avendo ospitato in passato, tra gli altri, la Presidente dell’American Academy of Forensic Sciences, dott.ssa Laura Fulginiti, e l’ex Presidente dell’International Academy of Legal Medicine, professore Duarte Vieira. L’evento, patrocinato dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni, rappresentata dal suo presidente professore Francesco Introna che farà degli indirizzi di saluto, vuole offrire un’analisi e un approfondimento degli aspetti etici, giuridici e medico legali dell’applicazione delle nuove tecnologie alle scienze forensi.

Ad ogni edizione – spiega il professore Cipollonisi individua un argomento di interesse trasversale tra aspetti medico legali e giuridici e comunque nell’ambito delle Scienze Forensi. Quest’anno il tema individuato ha riguardato ‘Scienze Forensi ed intelligenza artificiale: regolamentazione, cooperazione ed etica’. Si è inteso quindi trattare il tema della intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il mondo non solo scientifico ma trattandola da un’ottica che ne evidenzi i possibili sviluppi, le possibili cooperazioni anche internazionali che ne possono derivare e l’etica che deve guidare questo sviluppo. In questo ambito verranno trattati temi relativi all’applicazione della intelligenza artificiale nell’ambito proprio della patologia forense e le loro ricadute anche sulle vicende processuali e nelle motivazioni che portano i Giudici ad esprimere le loro sentenze“.

Anche quest’anno il Focus si onora di ospitare illustri ospiti internazionali come il professore Yanko Kolev (Presidente dell’International Association of Forensic Sciences), il professore Nuno Duarte Vieira, ed il dottor Magdy Kharosah, Consultant Forensic Pathologist del Ministero dell’Interno dell’Arabia Saudita, al fine di mettere a confronto sul tema varie realtà internazionali. Interverranno, inoltre, illustri medici legali italiani, tra cui la professoressa Vilma Pinchi e i professori Victoradolfo Tambone e Antonio Oliva, e importanti Magistrati quali il dott. Giuseppe Santalucia, Presidente della I Sez. Penale della Cassazione, il dott. Rocco Gustavo Maruotti, segretario dell’Associazione Nazionale Magistrati e il dott. Eugenio Albamonte, Sostituto Procuratore presso la Direzione Nazionale Antimafia. Saranno presenti anche esponenti di rilievo dei corpi tecnici della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

Relatori di primo piano – conclude il professore Cipolloniche potranno confrontarsi sui modi in cui l’applicazione dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie impatta sull’attività medico forense e sull’amministrazione della giustizia. Riteniamo che anche quest’anno il mettere a confronto le diverse professionalità che inevitabilmente interagiscono, seppur con ruoli diversi nelle indagini forensi, possa portare ad utili acquisizioni e ad un arricchimento personale e professionale per tutti i partecipanti, soprattutto i più giovani, che trarranno giovamento dagli interventi tenuti dagli illustri relatori assicurando, ancora una volta, il successo dell’iniziativa che, anche quest’anno, ha ottenuto il patrocinio della SIMLA“.

Bill Gates: solo 3 lavori saranno al sicuro dall’AI

Medici ed insegnanti saranno rimpiazzati nel giro di 10 anni.
Ecco, secondo il cofondatore di Microsoft, quali professioni rimarranno “umane”.

Ci sarà ancora spazio per gli esseri umani nel mondo del lavoro di domani? Secondo Bill Gates, si prospettano grandi cambiamenti.

A suo avviso, come riporta Punto Informatico, l’intelligenza artificiale è destinata a sostituire praticamente tutti, man mano che i modelli linguistici su larga scala diventeranno più sofisticati.

Il cofondatore di Microsoft ritiene che due professioni siano particolarmente a rischio nell’immediato futuro: tra 10 anni l’AI potrebbe soffiare il posto addirittura medici ed insegnanti.

Ci sono tuttavia tre occupazioni che probabilmente rimarranno essenzialmente umane nel lungo periodo: a suo modesto parere, si tratta degli esperti di energia, dei biologi e degli sviluppatori.

Sebbene l’intelligenza artificiale si stia gradualmente affermando come ausilio al coding, Bill Gates ritiene che l’uomo rimanga essenziale per individuare e correggere gli errori.