“Non è Dio che è morto,
è questo Papa che è vivo”.
(Raffaello Franchini)
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“Non è Dio che è morto,
è questo Papa che è vivo”.
(Raffaello Franchini)
Risultato netto di circa 30 milioni per la Banca del Vaticano.
Patrimonio superiore ai 2,8 miliardi.
Lo Ior stacca un “dividendo” di 3 milioni a Papa Francesco.
L’Istituto per le Opere di Religione (appunto, Ior) ha deciso di destinare circa un decimo degli utili registrati l’anno scorso agli atti di carità del Pontefice.
Il 2022 è stato del resto proficuo per la banca del Vaticano che ha aumentato del 64% i profitti rispetto al 2021, sfiorando i 30 milioni di risultato netto.
Merito soprattutto dell’attività di gestione del risparmio che ha fruttato commissioni per 18,1 milioni su un patrimonio di oltre 2,8 miliardi.
Come riporta Il Corriere della Sera, lo Ior ha lanciato negli anni 16 fondi che investono su azioni, valute e obbligazioni di Stati e imprese che rispettano i principi della dottrina Sociale della Chiesa.
La divisione di asset management è senz’altro la più redditizia per lo Ior che non svolge invece la più tipica delle attività bancarie: il credito.
La concessione di prestiti è circoscritta alle anticipazioni di stipendi e pensioni ai propri clienti, ossia a finanziamenti a rischio pressoché zero, accordati a tassi contenuti e in numero limitato.
La maggior parte degli impieghi dell’istituto consiste invece nel deposito di somme presso altre banche e nell’acquisto di bond sovrani e societari.
Questi investimenti hanno fruttato allo Ior un rendimento dello 0,91%, mentre la remunerazione accordata agli 1,8 miliardi depositati dalla clientela si è fermata allo 0,10%.
Su questa differenza la banca ha costruito un margine di interesse di 22,6 milioni, in crescita del 3,7% rispetto al 2021.
La Santa Sede smentisce il ministro degli Esteri russo: solo contatti tra il Papa e Mosca.
Ma il direttore stampa del vaticano conferma.
“Scuse dal Vaticano per le parole di Papa Francesco”, esordisce così il ministero degli esteri Russo.
Ma subito dopo la Santa Sede smentisce: solo contatti tra il Papa e Mosca.
Il mistero delle scuse del Papa, dunque, si infittisce: ci sono stati contatti tra Mosca e il Vaticano? Il Papa, in una recente intervista rilasciata alla rivista dei gesuiti “America“, si era espresso sulla guerra in Ucraina, citando anche la Russia e il suo popolo che in un certo senso si è sentito attaccato. Ora le due parti si sono chiarite?
Le parole che Papa Francesco ha riservato alla Russia durante un’intervista in cui si parlava della guerra in Ucraina, hanno toccato il popolo che si è sentito preso in causa. Il Pontefice aveva dichiarato:
“In generale, i più crudeli sono forse quelli che sono russi ma non sono della tradizione russa, come i ceceni, i buriati e così via”.
Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, stando a quanto riporta Leggo, sostiene che siano arrivate delle scuse da parte della Segreteria di Stato del Vaticano per quanto dichiarato da Papa Francesco durante l’intervista. Zakharova dice quanot di seguito:
“Riteniamo che questo incidente sia stato risolto e non vediamo l’ora di continuare una cooperazione costruttiva con il Vaticano”.
Dopo le dichiarazioni della portavoce russa, il direttore della Sala stampa della Santa Sede, Matteo Bruni, ha spiegato che Mosca ha ricevuto dalla Santa Sede una dichiarazione in cui la Segreteria di Stato vaticana “si scusa con la parte russa” per le dichiarazioni di Papa Francesco alla rivista “America“.