M5S: von der Leyen ci ha svenduti, Pd ci aiuti a sfiduciarla

Tridico: Ursula von der Leyen ha accettato i dazi al 15% e si è impegnata per 750 miliardi in energia e armi con gli Usa senza ottenere la web tax sui colossi digitali.

Il M5S, guidato in Europa da Pasquale Tridico, sta raccogliendo firme per una nuova mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, accusata di aver ceduto agli Usa sui dazi. 

Tridico invita il Pd a sostenere la mozione con le sue 21 firme, rilevando malumori tra i dem per l’accordo commerciale che penalizza l’Ue

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Come riporta Il Fatto Quotidiano, Tridico critica von der Leyen per aver “svenduto” gli interessi Ue, accettando dazi al 15% e impegni per 750 miliardi in energia e armi Usa, senza ottenere la web tax sui colossi digitali.

L’accordo sui dazi è una resa. Von der Leyen ha svenduto agli Stati Uniti la nostra politica commerciale, cioè il punto di forza della Ue”, dichiara Tridico.

Il M5S, già favorevole a una mozione a luglio (bocciata con 360 no, 175 sì e 18 astensioni), cerca 72 firme per ripresentarla a settembre, rivolgendosi ai Socialisti europei e ai liberali, in particolare al Pd.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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