Secondo i dati pubblicati da Eurostat, la Polonia è al secondo posto nell’Unione Europea per la crescita della produzione industriale dal 2000, con un aumento medio annuo del 4,9%.
Solo l’Irlanda ha registrato un valore più alto, 5,6%, anche se con forti variazioni da anno a anno.
La media dell’UE è molto più bassa e si ferma allo 0,6% annuo.
Anche Lituania, Estonia e Slovacchia hanno mostrato una crescita stabile nel settore industriale.
Al contrario, come riporta Polonia Oggi, i maggiori cali si sono verificati in Italia (-1,1%), Portogallo, Spagna, Grecia, Francia e Lussemburgo, dove gli effetti della crisi del 2008 non sono stati completamente superati.
Tuttavia, la Grecia ha iniziato a migliorare dal 2021.
La produzione industriale dell’UE ha subito un forte calo soprattutto tra il 2008 e il 2009, con una perdita media dell’8,3% all’anno.
Dopo la crisi c’è stata una ripresa, ma non completa, perché ci sono stati altri problemi come la pandemia di COVID-19.
Negli ultimi 25 anni, il settore con la crescita più rapida è stato quello farmaceutico, presente tra i più forti in nove paesi membri.
Anche la produzione di macchinari, veicoli, apparecchi elettrici e strumenti ottici ha mostrato un forte sviluppo.
Al contrario il settore minerario si è ridotto della metà.