Il Vice Ministro ucraino dell’Agricoltura, Taras Kaczka, in un’intervista a POLITICO ha dichiarato che l’Ucraina citerà Polonia, Ungheria e Slovacchia per il loro rifiuto di revocare il divieto dell’importazione di prodotti agricoli ucraini.
Kiev pianifica di citare questi paesi all’Organizzazione Mondiale del Commercio e non invocando l’accordo commerciale con l’Unione Europea.
Secondo il Ministro le restrizioni introdotte da Ungheria e Slovacchia sono principalmente simboliche, ma le restrizioni introdotte dalla Polonia influenzeranno in grado notevole una vasta parte dell’esportazione ucraina.
Perciò se Varsavia non rinuncerà a questi divieti, l’Ucraina sarà costretta a reagire e vieterà l’importazione di frutta e verdura polacca.
Secondo i governi di Budapest e di Varsavia l’azione intrapresa ha lo scopo di proteggere i rispettivi mercati da una massiccia importazione di prodotti ucraini che potrebbero abbassare i prezzi dei prodotti locali.
Il Ministro Kaczka ha risposto che questo ragionamento è sbagliato, non aiuterà i contadini e non influenzerà i prezzi, perché sono globali e ciò che fanno è basato esclusivamente sul cercare gradimento della pubblica opinione.
Venerdì 15 settembre, nello stesso giorno in cui è scaduta l’ordinanza della Commissione Europea riguardo il divieto di trasporto dei prodotti agricoli dall’Ucraina in Polonia, è stato pubblicato il progetto dell’ordinanza del ministro dello sviluppo e tecnologia che è entrato in vigore il 16 settembre.
Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno prolungato il divieto dell’importazione dei cereali dall’Ucraina, che ha reagito presentando un reclamo all’Organizzazione Mondiale del Commercio WTO, come detto sopra.
Dal punto di vista formale c’è il primo passo nel procedimento giudiziario.
Martedì il viceministro ucraino dell’economia e del commercio Taras Kaczka ha detto in un’intervista con il giornale “Rzeczpospolita” che come ultima risorsa l’Ucraina applicherà un embargo su: cipolle, pomodori, cavalli e mele polacchi nei prossimi giorni.
Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelenski durante il suo discorso all’ONU ha detto che “è preoccupante come alcuni paesi europei, alcuni nostri amici in Europa, recitano nel teatro politico il ruolo della solidarietà facendo allo stesso tempo la guerra dei cereali”.
Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha fatto riferimento a questo discorso sottolineando che la Polonia è stato il primo paese che ha aperto la porta all’Ucraina ed ha aiutato alla fornitura di armi e ha fornito assistenza umanitaria.
Le parole del Premier polacco, come riporta Polonia Oggi, sono state le seguenti:
“Crediamo continuamente nella vittoria dell’Ucraina, aiutiamo, ma il nostro interesse, l’interesse dei contadini polacchi, della campagna polacca, dei polacchi deve essere il più importante ed è sempre il più importante per noi”.
Ha sottolineato, inoltre, che la Polonia è pronta per aiutare l’Ucraina ma “non al prezzo di destabilizzazione del mercato polacco”.
L’ambasciatore ucraino Vasyl Zwarycz è stato convocato al Ministero degli Affari Esteri per una protesta ufficiale contro le frasi usate dal presidente ucraino Volodymyr Zelenski.
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