Intel rinuncia agli investimenti in Germania e Polonia

In Germania saltano 30 miliardi di dollari di investimento per la fabbrica di semiconduttori più grande d’Europa.
In Polonia abbandonato il progetto da 4,6 miliardi di dollari e 2.000 posti di lavoro.

Il colosso americano della tecnologia Intel ha annunciato che rinuncia a costruire nuovi stabilimenti di semiconduttori in Polonia e Germania, incluso uno previsto vicino a Wrocław (Breslavia – approfondimento al link).

La decisione, come riporta Polonia Oggi, fa parte della nuova strategia dell’azienda, il cui obiettivo principale è la riduzione dei costi e il contenimento dell’espansione delle infrastrutture.

Lip-Bu Tan, il nuovo direttore generale che ha assunto la carica nel marzo 2025, ha comunicato anche la conclusione di un ampio piano di licenziamenti, che ha colpito circa il 15% dei dipendenti (approfondimento al link).

Secondo Tan, negli ultimi anni l’azienda ha investito troppo e troppo in fretta, senza un’adeguata domanda di mercato.

Questo ha portato a una frammentazione eccessiva della base produttiva, che alla fine non è stata pienamente utilizzata. Per questo motivo, Intel ha deciso di abbandonare i progetti precedentemente annunciati in Germania e Polonia.

In particolare, nel giugno 2023 l’azienda aveva dichiarato l’intenzione di investire 4,6 miliardi di dollari in uno stabilimento di integrazione e test di semiconduttori a Miękinia, vicino a Wrocław. Il progetto prevedeva la creazione di circa 2.000 posti di lavoro.

In Germania, a Magdeburgo, Intel aveva pianificato la costruzione della più grande fabbrica di semiconduttori in Europa, con un investimento stimato di 30 miliardi di euro, di cui 10 miliardi promessi dal governo tedesco come sostegno.

Secondo Tan, in futuro Intel adotterà un approccio più prudente e selettivo agli investimenti, con una gestione più disciplinata del capitale, in base alle esigenze reali del mercato e dei clienti.

Nonostante questi cambiamenti e la fase di ristrutturazione, le azioni Intel sono aumentate del 13% dall’inizio del 2025 anche se nel 2024 la società ha registrato il peggior calo della sua storia, con una perdita del 60% del valore azionario.

Le nuove decisioni rappresentano un tentativo di riportare stabilità finanziaria e maggiore efficienza nell’organizzazione globale del gruppo.

Lavoro: anche Whirlpool (Beko) chiude stabilimenti

Chiusi gli stabilimenti di Łódź e Wrocław (Breslavia): 1.800 dipendenti a casa.
Whirlpool aveva comprato lo stabilimento di Łódź dall’italiana Indesit.

Beko Europe ha annunciato all’inizio di settembre la decisione di cessare l’attività dello stabilimento di Łódź, in Polonia, licenziando in totale 1.800 dipendenti.

Stando a quanto riporta Polonia Oggi, mercoledì l’azienda ha infatti annunciato di aver raggiunto un accordo con i rappresentanti dei sindacati operanti nello stabilimento di Łódź.

Il comunicato stampa, più precisamente, riporta quanto di seguito:

L’accordo si basa su un pacchetto di licenziamento per i lavoratori ed è il risultato dei negoziati Beko con i sindacati”.

Secondo l’accordo, un lavoratore con almeno 8 anni di esperienza riceverà 12 mensilità come indennità di licenziamento risultanti dalle disposizioni del diritto del lavoro.

Inoltre, per ogni anno di esperienza lavorativa oltre i 15 anni, viene erogato un pagamento supplementare pari al salario minimo.

Gli impiegati con un’esperienza lavorativa da 2 a 8 anni possono contare su otto mesi di indennità di licenziamento mentre per le persone con esperienza lavorativa più breve (fino a 2 anni) sono previste cinque mensilità di indennità di licenziamento.

Le discussioni dei sindacalisti con le autorità della società a Łódź sono state precedute da proteste dei dipendenti. Sebastian Grabarczyk, leader del Sindacato Indipendente locale Solidarność, ha dichiarato:

“Dopo trattative difficili e intense, siamo riusciti a raggiungere un accordo con il datore di lavoro. Gli impiegati licenziati nel processo di licenziamento collettivo riceveranno le indennità di licenziamento a livello soddisfacente che gli permetteranno di proteggersi durante questo periodo difficile”.

Beko ha assicurato che l’azienda è coinvolta nella cooperazione con l’Ufficio distrettuale del lavoro di Łódź, le autorità locali e i datori di lavoro nella ricerca di nuovi posti di lavoro per i lavoratori licenziati.

La produzione dello stabilimento di Łódź, più nel dettaglio, finirà entro la fine di aprile dell’anno prossimo.

Non solo. Martedì Beko Europe ha anche annunciato di aver raggiunto un accordo con i sindacati operanti nell’azienda frigorifera di Wrocław.

In relazione alla cessazione della sua attività, circa 700 persone saranno licenziate e riceveranno indennità di licenziamento in base all’anzianità di servizio.

Le attività di Beko Europe a Radomsko e nella fabbrica di fornelli di Wroclaw rimarranno invece invariate.

Gli attuali stabilimenti di produzione di Beko a Łódź erano originariamente di proprietà della società Indesit Company che ha aperto la prima fabbrica di fornelli in questo luogo nel 1999.

Al culmine dell’attività negli stabilimenti lavoravano più di 2,5 mila persone.

Intel taglia il 15% del personale mondiale

17.500 persone perderanno il lavoro.
Tagli per 10 miliardi di dollari nel 2025.

In agosto l’azienda ha informato che intende raggiungere 10 miliardi di dollari di risparmio nel 2025 attraverso la riduzione del personale del 15% in tutto il mondo quindi quest’anno circa 17.500 lavoratori saranno licenziati.

Intel dice che queste decisioni sono necessarie per costruire un più snello e migliore modello dell’organizzazione del lavoro.

La settimana scorsa, come riporta Polonia Oggi, Intel ha annunciato un licenziamento collettivo nello stabilimento di Danzica, in Polonia, a causa di problemi finanziari.

Attualmente non ci sono informazioni precise su quanti lavoratori nella fabbrica di Danzica rischiano il licenziamento ma la società ha inoltre informato che sospenderà la costruzione della fabbrica a Breslavia, dove erano previsti 2.000 nuovi posti di lavoro (approfondimento al link).

Intel investe in Polonia per i semiconduttori

4,6 miliardi di dollari e 2.000 posti di lavoro.
La città scelta è Wrocław (Breslavia).


Nel mezzo del 2023, il gigante statunitense dell’IT, Intel, ha annunciato di realizzare un investimento in Polonia del valore di 4,6 miliardi di dollari.

L’azienda, come riporta Polonia Oggi, intende costruire una fabbrica per la produzione di semiconduttori, inclusi chip.

È stato reso noto chi guiderà l’impianto di produzione di semiconduttori, che dovrebbe sorgere entro il 2027 vicino a Wrocław (Breslavia): sarà Greg Anderson.

L’americano ha una storia ventennale all’interno dell’azienda, durante la quale si è occupato, tra l’altro, della gestione delle fabbriche americane.

Il valore stimato dell’investimento ammonta a 4,6 miliardi di dollari, rendendolo uno dei più grandi progetti svolti in Polonia dal 1989.

La fabbrica di integrazione e test dei semiconduttori sarà un progetto chiave, in linea con i piani dell’Unione Europea per rafforzare la catena di approvvigionamento di prodotti basati su nuove tecnologie.

Oltre alla Polonia, Intel costruirà una fabbrica anche in Germania.

I rappresentanti di Intel hanno rivelato che gli impianti di Wrocław si occuperanno, tra le altre cose, della fase finale della produzione, ovvero del montaggio.

Si stima che la fabbrica darà lavoro a circa 2.000 dipendenti.