Ufo avvistato in Turchia: voli cancellati per 12 ore

L’avvistamento verso mezzanotte e mezza.
Volava a 9.000 piedi d’altezza.

Allarme Ufo a Gaziantep, in Turchia.

Un avvistamento che, come riporta Il Messaggero, ha fermato per 12 ore l’aeroporto dopo la segnalazione di un oggetto non identificato nello spazio aereo.

Centinaia di passeggeri sono quindi rimasti a terra a causa della cancellazione di numerosi voli di questa notte.

Quelli che invece sarebbero dovuti atterrare a Gaziantep sono stati dirottati sugli altri scali di Şanlıurfa e Adana: in particolare, 13 di quelli in partenza sono stati cancellati e 13 di quelli in arrivo fatti arrivare altrove.

Secondo le informazioni, intorno alle 00:30 a Gaziantep, un oggetto non identificato è stato rilevato dall’equipaggio della cabina di pilotaggio di due aerei passeggeri in viaggio a un’altitudine di circa 9.000 piedi (2.743 metri).

Nelle prossime ore la Gaziantep Airport State Airports Authority (DHMI) farà chiarezza.

D’altra parte, chiedono chiarezza centinaia di passeggeri hanno dovuto attendere ore all’aeroporto di Gaziantep a causa della cancellazione dei voli.

Alcuni voli sono ripresi intorno alle 11:30.

Ufo: Pentagono vuole audizione pubblica

143 gli episodi avvolti nel mistero: “i fenomeni non identificati rappresentano una minaccia per la sicurezza”.

Il mistero degli Ufo si infittisce. Tanto che il Pentagono ha volutamente tenuto un’audizione pubblica sul tema.

Gli americani ne sono da sempre appassionati, indipendentemente dalle prove che hanno raccolto negli anni e dalla creazione della famosa Area 51 da sempre altrettanto avvolta nel mistero.

La discussione sopracitata, come riporta “Il Giornale“, è stata voluta dal Pentagono per risalire agli oltre 144fenomeni aerei non identificati” che l’intelligence americana ha rilevato dal 2004 a oggi. Ed è significativo il fatto che, tra quei fenomeni, ne è stato spiegato soltanto uno (era un semplice pallone aerostatico) ma sono rimasti avvolti nel mistero tutti gli altri 143.

Adesso, però, gli statunitensi stanno sul chi va la perché “i fenomeni aerei non identificati rappresentano una minaccia per la sicurezza, per questo il dipartimento per la Difesa farà di tutto per investigare la loro origine“, come ha affermato il sottosegretario alla Difesa per l’intelligence e la sicurezza, Ronald Moultrie, alla sottocommissione per l’antiterrorismo e il controspionaggio della Camera americana. L’urgenza per chiarire l’origine di quel centinaio di fenomeni serve per capire se non siano il prodotto di una “tecnologia di nuova generazione” messa in campo da Paesi non proprio amici come la Russia o e la Cina. Dagli Ufo alla minaccia di altri Paesi la forbice è grande ma il Pentagono non vuole lasciare nulla di intentato e comprendere al 100% fenomeni rimasti irrisolti nel corso degli anni.