La Polonia convoca l’ambasciatore russo

La convocazione dopo le parole di Putin: “Polonia ha piani di vendetta: vuole territori Ucraina occidentale”.
Morawiecki: “Stalin era un criminale”.

L’ambasciatore russo in Polonia è stato convocato d’urgenza presso il ministero degli Esteri in seguito alle dichiarazioni di Vladimir Putin che Varsavia ha definito “provocatorie“.

Ieri il presidente russo ha accusato la Polonia di avere “piani di vendetta” e di voler rivendicare i territori dell’Ucraina occidentale.

Durante una riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, stando a quanto riporta Ansa, Putin ha anche sostenuto che le regioni occidentali dell’attuale Polonia sono state “un regalo di Stalin” ai polacchi alla fine della Seconda guerra mondiale.

La convocazione dell’ambasciatore russo fa seguito alle “dichiarazioni provocatorie del presidente russo Vladimir Putin, nonché alle minacce e ad altre azioni ostili della Federazione Russa nei confronti della Polonia e dei nostri alleati“, ha dichiarato il vice ministro polacco Pawel Jablonski.

Quest’ultimo ha dichiarato quanto di seguito:

L’incontro è stato molto breve. I confini tra i nostri Paesi sono assolutamente intoccabili e la Polonia si oppone a qualsiasi revisione“.

Ieri sera, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha risposto a Putin su Twitter, scrivendo che “Stalin era un criminale di guerra, responsabile della morte di centinaia di migliaia di polacchidurante e dopo la Seconda guerra mondiale.

1 milione di rubli alle donne russe che partoriscono 10 figli

La mossa di Putin contro il declino demografico.
La memoria torna al premio “Madre eroina” di Stalin.

Putin come Stalin?

Il presidente russo ha riesumato un’onorificenza sovietica che premia le madri che mettono al mondo dieci o più figli. Un modo per stimolare le nascite in un periodo di stagnazione demografica.

Il titolo di “Madre eroina” fu introdotto per la prima volta da Stalin nel 1944 per incoraggiare le famiglie a ripopolare un Paese cui la guerra aveva portato via una trentina di milioni di vite tra soldati e civili: nei 47 anni successivi, oltre 400mila donne ricevettero il titolo.

Ora Putin è pronto a premiare di nuovo le donne particolarmente prolifiche ed il nuovo decreto garantirà a ogni madre un pagamento una tantum di un milione di rubli (circa 15.600 euro) dopo il primo compleanno del decimo figlio, e a patto che gli altri nove siano ancora vivi.

Le “eroine” riceveranno anche una medaglia con la bandiera e lo stemma della Federazione Russa.

Nel 2008 la Russia introdusse un nuovo titolo, l’Ordine della Gloria dei Genitori, conferito alle famiglie con sette o più figli: grazie al nuovo decreto, quelle famiglie riceveranno 700mila rubli (10.900 euro circa).

Come riporta “Il corriere della Sera”, la grande preoccupazione di Putin è il calo demografico che colpisce la Russia da almeno un trentennio, dato che dal 1991 in poi la Federazione ha perso a ritmo costante circa 2 milioni dei suoi 148 milioni di abitanti.

Oggi i cittadini russi sono poco più di 146 milioni, ma le stime calcolano che potrebbero calare di un ulteriore 10% entro il 2050.

Russia verso la chiusura del Memorial vittime staliniane

Tra i fondatori anche il Nobel per la pace Sakharov.
Chiusura probabile già entro la settimana.

La Russia si appresta a chiudere il Memorial.

Stando a quanto riporta “Euronews”, infatti, l’istituzione depositaria della storia delle purghe dell’era staliniana e delle successive persecuzioni politiche fino a quelle contemporanee potrebbe non avere più alcun diritto ad esistere già entro la fine di questa settimana.

Memorial è una delle più antiche ed autorevoli organizzazioni non governative del Paese, fondata nel 1989 da dissidenti sovietici tra cui il premio Noble per la pace Andrei Sakharov.