La Procura Distrettuale di Varsavia Śródmieście-Północ ha avviato accertamenti dopo una dichiarazione di Grzegorz Braun, eurodeputato del partito Konfederacja Korony Polskiej.
Come riporta Polonia Oggi, ieri durante un’intervista a Radio Wnet, Braun ha affermato che le camere a gas ad Auschwitz sono un fake.
Queste parole potrebbero costituire una violazione dell’articolo 55 della Legge sull’Istituto della Memoria Nazionale, che prevede una pena per chi nega pubblicamente, contro i fatti, i crimini di guerra e i crimini contro l’umanità.
In Polonia, questo reato può essere punito con una multa o con la reclusione fino a tre anni.
La deputata Anna Maria Żukowska ha presentato una denuncia formale, dichiarando che Braun ha negato fatti storici riconosciuti da istituzioni ufficiali e ha offeso la memoria delle vittime di Auschwitz-Birkenau.
Anche il direttore del Museo di Auschwitz-Birkenau, Piotr Cywiński, ha dichiarato che la frase di Braun è una distorsione storica basata sull’antisemitismo e l’odio, e ha annunciato che sarà presentata una denuncia formale alle autorità.
Durante l’intervista, Braun ha anche criticato il lavoro del Museo, sostenendo che le ricerche sulle camere a gas sarebbero bloccate.
Il giornalista ha interrotto l’intervista affermando che ci sono dei limiti che non vanno superati.