All’Ecoluxury Fair 2025 una fotografia degli hotel a 5 stelle: 745 strutture censite, 1 su 3 investe in progetti sostenibili

Istituito l’Osservatorio Ecoluxury che presenta i dati del Primo Report sulla sostenibilità nel lusso dell’ospitalità italiana.

A fronte di 745 hotel a 5 stelle censiti solo uno su tre ha attivato almeno un progetto di sostenibilità nei quattro cluster individuati da Ecoluxury: tutela della biodiversità e del paesaggio, uso di tecnologie e materiali a basso impatto ambientale, valorizzazione nel patrimonio storico e artistico locale, promozione dell’occupazione e delle filiere locali. Considerate le principali certificazioni sostenibili (GSTC, Green Key, Green Globe, DCA-ESG e schemi secondari), appena il 17% degli hotel 5 stelle risulta certificato. È il quadro generale dell’impegno in sostenibilità degli hotel 5 stelle presenti sul territorio nazionale delineato dall’Osservatorio Ecoluxury nel Primo Report, realizzato in collaborazione con Thrends, che è stato presentato nel corso del Forum sul Turismo di alta gamma e sostenibilità – ospite d’onore Sua Eminenza Neytrul Rinpoche –che si sta tenendo allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma nell’ambito Ecoluxury Fair, ideata da Enrico Ducrot, CEO di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante. Il censimento delle certificazioni verdi e dei progetti di sostenibilità è basato sul Luxury Hotels Database, la più ampia directory dedicata agli hotel 5 stelle del Paese che comprende 745 strutture, con dati aggiornati a ottobre 2025.

Dallo studio – spiega Enrico Ducrotemerge un ritardo sistemico rispetto alle tendenze globali che vedono nella sostenibilità un prerequisito competitivo: meno del 20% degli hotel a 5 stelle italiani possiede certificazioni di sostenibilità riconosciute a livello internazionale e solo un terzo ha intrapreso progetti concreti in ambito ESG (Environmental, Social, Governance). Un ritardo nella transizione verso modelli di business che privilegiano gli aspetti della sostenibilità ambientale: dall’azione di ottimizzazione dei costi di gestione delle forniture energetiche al riciclo dei prodotti di scarto fino alla visibilità social e mediatica, senza dimenticare l’impatto positivo sulle popolazioni locali e sugli habitat oltre che sul patrimonio artistico”.

I numeri del Report 2025

Analizzando i dati in valore assoluto, il primo Ecoluxury Report, presentato nel corso del Forum, evidenzia che solo 121 strutture italiane a 5 stelle, sulle 745 censite, risultano certificate secondo uno degli schemi di sostenibilità presi in considerazione e di queste il 64% appartiene a catene internazionali o nazionali. A livello regionale, Lombardia, Toscana e Veneto concentrano il 60% degli hotel certificati.

Tra gli hotel che hanno avviato almeno un progetto di sostenibilità – il 33% del totale – si registra che l’86% delle iniziative rilevate rientra nelle Green Solutions, con interventi che spaziano dalle energie rinnovabili alla riduzione dei rifiuti e ai modelli di economia circolare. Più disomogenea l’attenzione rivolta alla conservazione della biosfera e delle specie. A fronte di un ricco sistema di parchi e aree protette, la tutela della fauna e degli habitat è spesso percepita “come un compito istituzionale – riporta una sintesi dello studio –, meno integrato nella gestione diretta delle strutture ricettive rispetto a quanto accade in destinazioni, soprattutto extraeuropee, dove la conservazione è parte integrante dell’esperienza turistica“. Uno dei punti di forza del modello italiano resta il recupero storico-culturale: valorizzazione di borghi e dimore storiche, tradizioni e mestieri antichi sono elementi naturali e profondamente radicati nel sistema turistico nazionale. Nell’ottica di un rapporto sempre più virtuoso tra territorio e ospitalità, si inserisce anche il “Modello Bhutan” della Felicità Interna Lorda (FIL), presentato da Sua Eminenza Neytrul Rinpoche, un principio che ridefinisce il concetto stesso di progresso misurando la ricchezza di un Paese attraverso la felicità del suo popolo per una riflessione profonda su come il benessere interiore possa diventare una vera strategia di sviluppo.

Le conclusioni dello studio evidenziano, per il comparto 5 stelle italiano, diversi elementi da migliorare a partire dall’assenza di un percorso di sostenibilità per molte strutture che, pur essendo impegnate in progetti sostenibili, non sono certificate. “La sostenibilità – conclude Enrico Ducrotviene spesso percepita come valore accessorio e non come parte integrante del posizionamento di lusso, invece è un elemento centrale nelle scelte degli ospiti: le statistiche ci dicono che i viaggiatori del target di alta gamma sono pronti a spendere di più nella scelta fra un prodotto tradizionale ed uno sostenibile, però dobbiamo lavorare nella catena dell’offerta del prodotto spiegando i benefici prodotti per le comunità locali in quanto il cliente vuole poi verificare la destinazione di quel 10, 20, 30% pagato in più”.

Il modello Ecoluxury

Il report è sviluppato a partire dal modello Ecoluxury, il marchio ideato da Enrico Ducrot, giunto al suo ventesimo anniversario, che ormai custodisce il valore della sostenibilità ambientale. È un brand che indirizza i clienti verso destinazioni e sistemazioni di lusso impegnate nella missione comune di finanziare progetti ambientali, di tutelare il patrimonio artistico e culturale, o di supportare l’identità sociale. Nella collection internazionale di Ecoluxury figurano 95 strutture di eccellenza – 18 in Italia – impegnate in 300 progetti di sostenibilità ispirati a una visione integrata e multidimensionale del turismo di lusso responsabile. Il modello Ecoluxury supera la dimensione ambientale, articolandosi nei quattro cluster di sostenibilità (cultural heritage, biosphere conservation, green solutions, local socio-economic development) che sono alla base dello studio che fotografa l’impegno ambientale, sociale e culturale del comparto luxury hospitality in Italia.

Prospettive degli hotel 5 Stelle

Nel corso della mattinata sono emerse anche le più recenti tendenze e prospettive degli hotel a 5 stelle e dei viaggiatori: costruzioni anche in luoghi meno turistici nel senso classico del termine che alimentano l’interesse per nuovi territori da scoprire. Inoltre, si registra, rispetto al passato, un forte investimento sui family hotel di lusso. Il futuro suggerisce una presenza sempre più diffusa degli hotel a 5 stelle: nel corso del Forum, Andrea Agazzani di Thrends ha evidenziato che entro il 2028 in Italia ci saranno altri 170 hotel 5S, superando quota 900 strutture sul territorio nazionale, collocando il Belpaese al secondo posto globale dietro solo la Cina.

La manifestazione gode del patrocinio dell’Assessorato Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale, del Consiglio Regionale del Lazio e della Camera di Commercio di Roma. Sono partner della manifestazione Omnia Hotels, Una Hotels e Le Voilà Banqueting.

Numeri in crescita e obiettivo benessere: ecco il turismo sostenibile di Ecoluxury 2024

In Italia si stimano 215 milioni di presenze turistiche ed una spesa di 62 miliardi di euro. L’effetto cicloturismo è di 7,5 milioni di viaggiatori e 9,4 miliardi di euro.

Il turismo sostenibile e di alta gamma è, anche quest’anno, protagonista di Ecoluxury Fair, la fiera internazionale che per l’edizione 2024 è stata organizzata allo Spazio Field di Palazzo Brancaccio a Roma ed è giunta al suo settimo anno. In generale, i numeri del turismo in Italia continuano a crescere: dalle ultime rilevazioni Eurispes si stimano 215 milioni di presenze ed una spesa che, tra stranieri e italiani, si attesterebbe sui 62 miliardi di euro. I visitatori dall’estero, soltanto nel mese di agosto di quest’anno, sono stati circa 40 milioni e hanno mosso un giro d’affari corrispondente a più di sei miliardi e mezzo di euro. Il turismo di alta gamma costituisce ormai un comparto consolidato, che nel nostro Paese vale un quarto della spesa turistica totale (circa 25 miliardi) e che in Europa raggiunge quota 170 miliardi di euro, con un potenziale ancora inespresso che potrebbe arrivare a 520 miliardi di euro (dati Eccia – European Cultural and Creative Industries Alliance).

A fare gli onori di casa il CEO di Viaggi dell’Elefante e patron di Ecoluxury Enrico Ducrot, che nel suo messaggio di benvenuto ha sottolineato: “Oggi tutti i processi industriali e commerciali sono strettamente connessi alla sostenibilità. Anche il mondo del turismo si sta adeguando a questo tipo di obiettivi e può avere un ruolo centrale, soprattutto se consideriamo la sua funzione di raccordo tra territorio, trasporti e produzioni artigianali, agroalimentari o enogastronomiche. Siamo davanti a transizioni molto complesse e il turismo di lusso può esserne motore propulsivo, anche come laboratorio da cui trarre le risorse per portare avanti le transizioni stesse. Parliamo di viaggi legati all’autenticità e ad un posizionamento del settore dell’alta gamma che può supportare le amministrazioni territoriali a gestire i processi ed a governare i flussi, anche di fronte a fenomeni come l’overtourism. Se da una parte, infatti, il rischio è che si venga a creare una vera e propria emergenza identitaria, dall’altra è la sinergia tra turismo, esperienze di alta gamma e Istituzioni che può riuscire a proteggere, preservare e promuovere davvero i territori”.

La sostenibilità è stata un tema centrale del Forum della fiera, durante il quale l’AD di Enit Ivana Jelinic ha posto l’accento sul fatto che, anche nell’attività di promozione, “il tema è crescente, soprattutto in alcune aree del mondo particolarmente sensibili a questi argomenti, come Nord Europa e Nord America. È chiaro quindi che sta passando un messaggio culturale forte, che ci porta ad introdurre sempre più elementi in base ai quali veniamo percepiti in maniera sostenibile. Bisogna avere una visione, ma di carattere pragmatico e non ideologico”, ha aggiunto Jelinic.

Secondo l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda del Comune di Roma Alessandro Onorato, poi, “la nuova generazione di viaggiatori vuole abbinare la qualità alla sostenibilità. Il turismo luxury, unito a una visione responsabile dell’ambiente, rappresenta un segmento fondamentale per lo sviluppo della nostra città. È un settore in forte espansione e lo dimostrano i numeri in continua crescita della fiera Ecoluxury, che quest’anno ha il 30% in più di partecipanti stranieri. I grandi brand dell’hotellerie internazionale hanno puntato con decisione sulla nostra città, grazie a una costante interlocuzione con la nostra Giunta generando un clima di rinnovata fiducia sulle prospettive future della Capitale. Quando siamo arrivati Roma aveva un terzo dei posti letto cinque stelle di Milano, a fine mandato ne avremmo il doppio. Queste nuove aperture di lusso, oltre che attirare fasce alto spendenti di turisti e generare un’occupazione più remunerata, si traducono anche con una riqualificazione dei quartieri dove le strutture aprono per gli enormi investimenti che le grandi catene alberghiere garantiscono. Recupereremo così il fascino perso di via come via del Corso, via Veneto o piazza San Silvestro”.

Durante la discussione spazio anche alle ultime novità nel mondo del turismo del benessere, come il fenomeno “JOMO”, illustrato dall’autore e docente Alessio Carciofi: “la Joy of Missing Out è un contesto nel quale il distacco dalla frenesia digitale e il focus sul presente permettono di rigenerare corpo e mente. Queste tendenze stanno trasformando il turismo e il grande mercato del benessere. Il desiderio è quello di staccare e di riconnettersi a livello sociale, perché di fronte al grande allarme sull’isolamento, specialmente per fasce come la Generazione Z, diventa importante vivere esperienze di viaggio in cui ci si allontana dalla quotidianità e si ristabiliscono le relazioni”.

Intanto anche dal mondo del cicloturismo arrivano dati che mostrano la rapida diffusione della pratica. Se, infatti, nel 2022 sono stati 6,3 milioni i turisti che hanno utilizzato la bicicletta durante le vacanze in Italia, producendo una spesa di 7,4 miliardi di euro, il cicloturismo ha fatto un ulteriore balzo in avanti nel 2023, con 7,5 milioni di viaggiatori-ciclisti e una spesa totale di 9,4 miliardi di euro. A rimarcarlo è anche il presidente dell’osservatorio Bikeconomy, Gianluca Santilli: “Il comparto cresce del 30-35% l’anno e lo fa in modo totalmente spontaneo. Il cicloturista, poi, ha un profilo alto spendente ed è un genere di viaggiatore che ama scoprire i territori. Per rendere l’idea, gli stranieri in Italia arrivano a spendere anche 10mila dollari a settimana. È senza dubbio un comparto sano e sostenibile”.

La rivoluzione del benessere è rappresentata anche dal “Mindtrek”, ossia la combinazione tra il trekking e la meditazione. Secondo Guido Freddi, ideatore della disciplina, oltre che antropologo culturale specializzato in neuroscienze e buddhismo tibetano, “il Mindtrek è un modo di camminare nella natura a un ritmo tranquillo ma consapevole, che ci riporta nel presente attraverso l’attenzione all’ambiente, al corpo e alla mente, con il fine di risvegliare un senso di autentico benessere e integrazione tra sé e il mondo”.

Numeri dai quali emerge chiaramente quanto il turismo del benessere goda di ottima salute e sia in costante espansione. Il Global Wellness Institute stima una crescita del settore a un ritmo medio annuo del 16,6% fino al 2027, con un valore che per questo segmento di mercato è di un trilione di dollari su scala mondiale, 285 miliardi di dollari a livello europeo e, secondo il Global Wellness Economy Monitor, circa 16 miliardi di dollari in Italia, dove si è passati dai 7,5 miliardi di dollari del 2020 ai 15,7 miliardi del 2022, con un tasso annuale di crescita pari al 45%.

Estate 2024: i viaggi d’alta gamma crescono del 26% nonostante le guerre

Le mete più gettonate dalla clientela alto spendente: Cina, Giappone, Sudest
Asiatico.
Trenta partenze speciali in occasione del 50° anniversario di Viaggi dell’Elefante.

Il turismo d’alta gamma non conosce crisi.

Con un aumento del 26% delle prenotazioni rispetto al 2023, e una previsione di mantenere il trend, Viaggi dell’Elefante conferma la tendenza della clientela alto spendente.

Se, da un lato, crollano destinazioni classiche quali alcuni paesi del Medio Oriente, tra cui spiccano Giordania e Israele, per evidenti motivi di sicurezza e a causa dei conflitti in corso, Oman, Emirati Arabi mentre tiene l’Egitto, con le sue meravigliose crociere sul Nilo, dall’altro cresce l’interesse dei viaggiatori italiani nei confronti di mete estere più esotiche come il Giappone e il Sud Est Asiatico:

«Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo avuto un’alta richiesta di prenotazioni verso i Paesi dell’Est del Mondo» analizza Enrico Ducrot che, quest’anno, festeggia i 50 anni del Tour Operator fondato dal padre Vittorio e che, per l’occasione, ha riproposto nei propri cataloghi i viaggi di gruppo con accompagnatore.

«A causa del Covid questo tipo di viaggio aveva perso molto appeal -spiega il Ceo di Viaggi dell’Elefante – in questo primo semestre, invece, abbiamo registrato una maggiore richiesta insieme ai viaggi su misura, tour disegnati su desideri e abitudini dei viaggiatori grazie alla nostra squadra di esperti, selezionando le destinazioni più suggestive e garantendo il massimo comfort e professionalità in ogni aspetto dell’itinerario. Per festeggiare il mezzo secolo di attività abbiamo deciso di riproporli e stiamo riscontrando un grande interesse. La nostra programmazione si arricchisce, quest’anno, di trenta partenze speciali per visitare mete legate a ricorrenze, feste, festival ed eventi religiosi.

Ma quali sono le destinazioni più gettonate e richieste in questi mesi di prenotazioni a “Viaggi dell’Elefante”?

C’è una ripartenza forte della Cina, che è stata negli ultimi anni un po’ soffocata dal Giappone – sottolinea Ducrot– che si riconferma una meta molto desiderata. Il sud-est asiatico, con Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia, vanno benissimo. L’India sta crescendo sempre di più e si afferma come un’altra area di compensazione del Medio Oriente. Così come l’Uzbekistan e il Caucaso, quindi, Armenia e Georgia. Si consolidano anche le richieste per l’Islanda, la Scandinavia e l’intramontabile Grecia classica. Sono in ascesa, insieme all’Africa australe, anche la Tanzania e la Namibia. E sta ritornando sicuramente il Sud America, soprattutto il Perù, che è una destinazione estremamente importante per noi. Per quanto concerne il mare si rafforzano molte delle destinazioni più conosciute come le Seychelles e le Mauritius ma registriamo aumenti interessanti anche in relazione al mare del Mozambico e delle Filippine”.

Del resto negli ultimi anni il viaggio è considerato sempre più un “bene primario”, momento di conoscenza e crescita personale al quale i viaggiatori non rinunciano.

Si registra –chiarisce Ducrot un desiderio più allargato di viaggiare. Un cambio di rotta, alla base del quale c’è una vera e propria ricerca di qualcosa di inimitabile, non ripetibile”.

Da sporadico il viaggio diventa una costante durante l’anno, determinata dal desiderio di recuperare energie, conoscere nuovi mondi e culture.

Abbiamo alcuni clienti – aggiunge il Ceo di Viaggi dell’Elefante – che programmano due-tre viaggi all’anno per giungere ai più fortunati che possono permettersi anche sette viaggi. La nostra squadra di artigiani del viaggio non solo è in grado di intuire le esigenze, le aspirazioni, le necessità dei viaggiatori ma di offrire un’esperienza indimenticabile per la quale si è disposti a pagare cifre, anche molto elevate, purché offrano sensazioni completamente appaganti nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità”.

Non solo estero ma anche una forte crescita del nostro Paese che per i turisti stranieri resta sempre appetibile.

Al momento possiamo dire che il turismo nel Bel Paese non ha subito battute d’arresto – continua Enrico Ducrote che il 2024 si sta attestando come un anno decisamente interessante per le destinazioni, uniche e particolari, che proponiamo alla nostra clientela“.

Dalle location dedicate al digital detox ai resort al mare o in montagna, alle terme rigeneranti passando per le città d’arte, un evergreen del turismo nostrano.

Si stanno affermando sempre più, anche in Italia, gli alberghi che diventano vere e proprie destinazioni – racconta Ducrotun mezzo per scoprire nuove mete, grazie anche alla formula del long weekend. Al mare o in montagna sono località che consentono di conoscere nuovi territori, di immergersi nella natura o di godere di esperienze enogastronomiche esclusive”.

Tornando alle tendenze e alle richieste quali sono i consigli per l’estate?

Dalle selvagge terre dell’Indonesia alle incantevoli spiagge del Centro America, come quella della Baja California, – conclude Enrico Ducrotdal Tibet, con il Ladak indiano e cinese, ai maestosi safari in Tanzania, per giungere alle antiche meraviglie dell’India. Numerose le destinazioni, spesso abbinate a momenti particolari come le feste religiose, o festival, oppure il viaggio in Sudafrica in occasione della primavera australe. O ancora Namibia, Usa. In questo momento dell’anno, poi, suggeriamo le Maldive e la Polinesia, particolarmente ambite dai neosposi, che apprezzano le eleganti strutture di lusso perfettamente integrate nel paesaggio. Per chi preferisce la montagna, invece, consiglio l’arco alpino e le destinazioni andine che offrono numerosi resort ad alta quota mentre per coloro che preferiscono il viaggio itinerante suggerisco la magica Irlanda o l’affascinante Scozia che si possono visitare comodamente con il fly & drive per scoprire in autonomia residenze e castelli straordinari”.

A prescindere dal profilo del viaggiatore le proposte di Viaggi dell’Elefante sono uniche e caratterizzate dalla continua ricerca di percorsi fuori dalle rotte di maggiore afflusso.

Una peculiarità che caratterizza l’offerta del tour operator romano sin dal 1974 quando Vittorio Ducrot decise di offrire esperienze di viaggio straordinarie ad una clientela esigente.

Da cinque decenni, Viaggi dell’Elefante rappresenta, dunque, il punto di riferimento per chi cerca non solo la massima qualità nei servizi, ma anche la scoperta di destinazioni esotiche e affascinanti in tutto il mondo. Da allora fino ad oggi, per ognuna di queste mete si selezionano meticolosamente le sistemazioni più confortevoli, le guide locali più preparate, gli accompagnatori più competenti e i vettori aerei più prestigiosi.

Il turismo di alta gamma tra sostenibilità e innovazione: tutti i player di settore al forum di Ecoluxury Fair

Roma è al 14° posto nella classifica mondiale della meeting industry mentre l’Italia si conferma una meta di lusso esclusiva con il 20% di visitatori stranieri.

Le nuove frontiere del turismo di alta gamma passano oggi attraverso due parole chiave: sostenibilità e innovazione. Una sfida che coinvolge tutti gli operatori di settore, con un mercato sempre più ampio ed esigente, tra riflessioni sullo stato attuale della Travel Industry e le nuove prospettive future.

Se ne parla a Roma in occasione dell’Ecoluxury Fair 2023, la sesta edizione della fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità, presieduta da Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante, che si svolge nellastorica e suggestiva cornice di Palazzo Taverna. Momento “clou” della kermesse romana il “forum su Turismo & Sostenibilità”, che si è svolto oggi alla presenza di imprenditori, professionisti, travel experts, docenti universitari e rappresentanti delle istituzioni.

Un ricco programma “per favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione – ha spiegato Enrico Ducrot, ceo di Viaggi dell’Elefante e patron di Ecoluxury Fair 2023 in apertura dei lavori -. Abbiamo invitato i protagonisti del turismo per riflettere su come il lusso possa contribuire al tema della transizione della sostenibilità, facendola coesistere con consapevolezza e responsabilità anche nella stessa direzione dell’innovazione.

Chi finanzia questa grande rivoluzione della sostenibilità e dell’innovazione? “Fino a poco tempo fa il mondo della sostenibilità era considerato a sé stante, mentre è parte integrante di tutti i settori – ha precisato Ducrot – Oggi un grande albergo di alta gamma non è solo un ecosistema perfettamente funzionante al suo interno, ma contribuisce anche al finanziamento della comunità circostante, a cominciare dall’agricoltura, l’artigianato e lo sviluppo socio-economico delle varie attività locali e quindi, di conseguenza, l’identità stessa del territorio”.

Al centro del “forum”, moderato dal giornalista Roberto Gentile, editorialista turistico, temi di grande interesse come digital detox e mental wellnesscicloturismo e mobilità sostenibilesmart mobility e turismo accessibile, ma anche i benefici socioeconomici del turismo culturale di alta gamma, l’importanza delle certificazioni sostenibili e il ruolo della cultura e dell’etica nel mercato del turismo. In apertura di lavori, riflettori puntati su Roma che si conferma, per il quarto anno consecutivo, la prima città in Italia per numero di congressi e fiere organizzate sul territorio comunale.

Il turismo luxury, unito a una visione responsabile e innovativa dell’ambiente, rappresenta un segmento fondamentale per lo sviluppo della nostra città. E’ un settore in forte espansione. I grandi brand dell’hotellerie internazionale hanno puntato con decisione sulla nostra città, grazie a una costante interlocuzione con la nostra Giunta generando un clima di rinnovata fiducia sulle prospettive future della Capitale. Diverse strutture, infatti, hanno già aperto i battenti e da qui al 2024 assisteremo a un rapido incremento del comparto 5 stelle e 5 stelle lusso andando a coprire una carenza di strutture di alta gamma. Quando abbiamo iniziato ad amministrare questa città Roma aveva un terzo dei posti letto extra lusso di Milano. Dopo tre anni arriveremo al 30 per cento in più e dopo 5 anni al doppio rispetto a Milano. Una crescita che oltre a dare una risposta a una domanda specifica, genera grandi ricadute economiche ed occupazionali e migliora l’immagine della città”. Lo ha affermato Alessandro Onorato assessore di Roma Capitale a turismo, grandi eventi, sport e moda.

La capitale riveste un ruolo sempre più centrale nella cosiddetta meeting industry posizionandosi al 14simo posto (risalendo di 4 posizioni rispetto gli ultimi anni): nella Top 20 mondiale dell’ultima graduatoria ICCA (International Congress and Convention Association) e trainando l’Italia nella Top 3 mondiale dei Paesi ospitanti eventi e congressi internazionali (+2 posizioni rispetto al 2021).

“Siamo orgogliosi di aver rinnovato il supporto a Ecoluxury Fair, favorendone la crescita e lo sviluppo attraverso il coinvolgimento di buyer esteri, – ha commentato Onorio Rebecchini, Presidente del Convention Bureau Roma e Lazio – provenienti dai principali mercati europei e americani, e il dialogo con le istituzioni. Ecoluxury Fair, oltre a essere una manifestazione fieristica volta alla creazione di network e opportunità di business per gli operatori del territorio con professionisti internazionali del segmento luxury, rappresenta anche un’occasione di formazione e approfondimento su tematiche legate alla sostenibilità dell’esperienza di viaggio, asset sempre più prioritario tra le esigenze dei turisti di alta gamma”.

L’Italia, d’altronde, si conferma una meta di lusso esclusiva con il 20% di visitatori stranieri. È questo uno dei dati più significativi che emergono dallo studio di ENIT, condotto da Unioncamere con il supporto tecnico di ISNART. Oltre il 20% dei turisti stranieri sceglie le nostre destinazioni espressamente attratto dallo stile di vita italiano, associando al nostro Paese una “allure” di esclusività.  “L’ alto di gamma strizza l’occhio sempre di più all’attenzione alla sostenibilità. Le fasce del lusso si orientano così maggiormente alle buone pratiche per un turismo non impattante. Accogliere turisti altospendenti non solo arricchisce il settore turistico, ma sostiene anche attività locali, preservando il patrimonio artistico e culturale del paese. La bellezza senza tempo dell’Italia diventa così una risorsa sostenibile, unendo lusso e autenticità in un connubio che beneficia sia i visitatori che la nazione stessa. Il turismo altospendente rappresenta un elemento cruciale per l’economia italiana, contribuendo in modo significativo alla crescita finanziaria e al prestigio internazionale. L’Italia, con la sua ricca storia, cultura e bellezze paesaggistiche, offre un’esperienza unica per i turisti in cerca di raffinatezza ed esclusività” ha dichiarato Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit.

Ma non solo Italia. Con i suoi 800 miliardi di euro fatturati nel 2022, il settore turistico in Europa rappresenta il 10% del valore dell’export totale e genera il 4% del Pil dell’Unione Europea. I dati, offerti dallo studio High-End Tourism condotto da ECCIA (European Cultural and Creative Industries Alliance), illustrano anche che il turismo di alta gamma rappresenta il 2% delle strutture ricettive totali, genera il 22% del fatturato turistico europeo, concorre al 22% della spesa in alloggi e al 33% della spesa per cultura, intrattenimento e shopping. Una qualità, ma soprattutto un’esclusività che deve essere sostenuta da standard elevati, soprattutto nel comparto del lusso, adeguatamente certificati. Nel mondo, si stima che esistano circa 140 Ecolabel a disposizione dei player ma solamente il 6,2% degli hotel può vantare una certificazione green. Tra queste spicca sicuramente Travelife, un’organizzazione con lo scopo di promuovere pratiche sostenibili nell’ambito dei viaggi e del turismo a cui aderiscono le principali associazioni di categoria europee (partner per l’Italia è Fiavet, la Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggio e Turismo, cha fa capo a Confcommercio). “Il turismo sostenibile illustra una visione del mondo che si declina nel rispetto dell’ambiente e delle persone, intese sicuramente come comunità locali, ma anche come clienti, collaboratori e fornitori: è un metodo di gestione quindi che può e deve essere applicato a tutte le tipologie di turismo – ha sottolineato Livia Muto Nardone, esperta di sostenibilità per il turismo, coach e auditor per Travelife – Il percorso della certificazione Travelife, da questo punto di vista, non è mai un punto di arrivo, bensì l’inizio di una formazione costante sulle buone pratiche di sostenibilità che dà maggiore slancio alle scelte consapevoli che le sfide future ci richiederanno di fare. Il Report di sostenibilità, del resto, nonostante dal 2026 sarà obbligatorio solo per le PMI quotate in borsa, diventerà un documento sempre più richiesto e chi avrà iniziato a prepararsi su questi temi, si troverà sicuramente avvantaggiato. L’attenzione per la sostenibilità, inoltre, è ormai un requisito richiesto anche dal mercato e le certificazioni sono un efficace strumento per distinguersi dal greenwashing. Una garanzia per il 48% dei consumatori europei che, secondo un’indagine dell’Eurobarometer 2021, predilige gli operatori certificati e li riconosce tra tutti gli altri”.

Tra le certificazioni Travelife, quella sicuramente più ambita dalle strutture turistiche è la “gold”: l’iter per le organizzazioni prevede una prima adesione a Travel Life e, successivamente, la certificazione del rispetto di oltre 100 parametri che, ogni due anni, devono essere nuovamente certificati. Iter, questo, che in Italia sta portando avanti con successo il tour operator “Viaggi dell’Elefante” che, nel mese di giugno di quest’anno, è diventato partner Travelife per certificare i propri marchi Exoluxury ((Ecoluxury Retreats of the World, Ecoluxury Travel ed Ecoluxury Fair).

Tra i temi trattati nel corso del forum, anche quello del “digital detox”, trend sempre più in crescita: se nel mondo dell’iper-connessione oggi il vero lusso è essere “off line”, anche il settore turistico si sta sempre più allineando a questa domanda, offrendo proposte in linea con spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante. Sempre più persone mettono la “mental wellness” in cima alla lista delle loro priorità, nella vita e in vacanza: nel 2020 il mercato del benessere valeva 720 Bilioni $, nel 2025 si prevede un valore di oltre 1,3 Trilioni $ (dati Fitt Insider) e i viaggi maggiormente in trend per i prossimi anni saranno per il 44% soggiorni spirituali36% benessere sperimentale, 40% riti del silenzio. “Siamo sempre più legati all’ambiente virtuale che alla realtà. Diventano quindi sempre più necessari “momenti di introspezione”, di pausa dagli input esterni” ha sottolineato nel corso del forum Alessio Carciofi, Professore e autore di marketing & digital wellbeing. “Questo non è un lusso, ma un vero e proprio bisogno” continua, spiegando come la mental wellness possa essere coltivata anche in vacanza attraverso attività “rigenerative” come pratiche di yoga, tai chi, meditazione, ma anche pittura e piccolo artigianato. Piccole fatiche “fisiche” per disintossicarci dalla fatica digitale.

Nel settore del turismo di alta gamma, innovazione e sostenibilità si incontrano poi sul campo della smart mobility, come il cicloturismo e la bikeconomy, ad esempio, un segmento “che vale 500 miliardi ed è anche lusso e moda. L’Italia ha potenzialità enormi ma non c’è ancora la sufficiente consapevolezza per poterle sfruttare adeguatamente” come ha ricordato, quasi in chiusura di lavori, Gianluca Santilli, presidente e ideatore dell’Osservatorio Bikeconomy.

Se il lusso tradizionale resta al palo sul tema della sostenibilità rischia di uscire dal mercato di alta gamma- ha concluso Enrico Ducrot – Il modello Ecoluxury dimostra come si può utilizzare il turismo di alta gamma come laboratorio e ingente finanziatore della complessa e onerosa transizione verso la piena sostenibilità. Un contributo imprescindibile richiesto dal mercato che le istituzioni e l’offerta non possono più sottovalutare”.

Nel corso della manifestazione il dott. Enrico Ducrot ha ricevuto dal prof. Antonio Percario, Former President di Skal Roma e Membre d’Honneur Skal International, il premioSUSTAINABLE TOURISM QUALITY AWARD DI SKAL EUROPE “per il grande impegno nella realizzazione di prodotti turistici di alta qualità, preservando cultura e stili di vita locali, offrendo condizioni economiche eque e partecipando allo sviluppo sociale e culturale delle destinazioni”.

L’Ecoluxury fair è iscritta nell’elenco delle manifestazioni riconosciute dalla Regione Lazio, gode del Patrocinio di Roma Capitale e si avvale del supporto del Convention Bureau di Roma e Lazio.

Sponsor dell’evento è il Tourism Ireland.

Digital detox, cicloturismo e smart mobility: le nuove frontiere del turismo di alta gammaal centro di Ecoluxury Fair, tra sostenibilità e innovazione

Tutti i mondi del turismo di alta gamma e della sostenibilità a confronto in occasione di Ecoluxury Fair 2023.
Al via la sesta edizione della fiera internazionale dedicata alla Travel Industry in programma a Roma dal 9 al 12 novembre.

Il turismo di alta gamma tra sostenibilità e innovazione, una sfida continua che mette a confronto tutti gli operatori del settore con un mercato sempre più ampio ed esigente. Digital detox, cicloturismo e smart mobility sono alcuni dei temi al centro dell’Ecoluxury Fair, la fiera internazionale sul mondo del lusso e della sostenibilità, presieduta da Enrico Ducrot, che si terrà a Roma tra il 9 e il 12 novembre nella storica location di Palazzo Taverna.

 

Quattro giorni di appuntamenti che cominciano il 9 novembre alle 9.30, con il workshop B2B, e proseguono con il forum “Turismo e Sostenibilità”, nella seconda giornata, dalle 9.30 alle 13.30, per chiudersi, tra l’11 e il 12 novembre, con un fam trip destinato agli operatori turistici con tappe a Roma e nel Lazio. “Riuniremo a Roma gli imprenditori e i professionisti più illuminati per favorire opportunità di business e confronto di idee secondo il concetto del laboratorio in continua evoluzione” spiega Enrico Ducrot, ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante.

 

Nel mondo dell’iper connessione, oggi il vero lusso è il digital detox e anche il settore turistico si sta allineando alla crescente richiesta di “vacanza off line”, caratterizzata da spazi e tempi liberi dalla tecnologia per riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente circostante. Un mercato che nel 2020 valeva 720 Bilioni $ e che nel 2025 si prevede arrivi oltre 1,3 Trilioni $ (dati Fitt Insider).

Un altro trend sempre più in crescita nel settore turistico è quello legato al cicloturismo, un modo di viaggiare che mette sempre più al centro il benessere, l’attività sportiva e gli itinerari dedicati. Uno sport che, in questo caso, fa bene anche all’economianel 2022 6,3 milioni di turisti hanno usato la bicicletta in vacanza, per una spesa totale di 7,4 mld €, di cui 3,4 mld € derivanti dal cicloturismo vero e proprio.

 

Di questi e altri temi si discuterà nel corso del forum del 10 novembre alla presenza di autorevoli ospiti. Dopo i saluti introduttivi di Enrico Ducrot e dell’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e moda di Roma Capitale, Alessandro Onorato, sarà la volta dell’Amministratore delegato dell’Enit, Ivana Jelinic e del Presidente del Convention Bureau di Roma e Lazio, Onorio Rebecchini. Si entrerà poi nel vivo del forum, moderato dal giornalista Roberto Gentile, editorialista turistico, con approfondimenti e riflessioni sul ruolo del turismo sostenibile nell’ospitalità di alta gamma e focus sulle pratiche adottabili, inclusi i criteri relativi alle diverse certificazioni che possono attestare la sostenibilità delle strutture.

Interverranno, tra gli altri, Danilo Ragona (Able to Enjoy), Katia Scannavini, (Action Aid), Gianluca Santilli (Osservatorio Bikeconomy), Ludovica Casellati (Luxury Bike Hotels), Paolo Cuccia (Artribune), Marcella Ercolini (Tourism Ireland), Maria Paola de Rosa (Trenitalia), Raffaele Pasquini (Aeroporti di Roma) e Gabriele Ferrazzano (Eni Enjoy).

 

Spazio anche alle ultime frontiere dell’innovazione con un focus sulla smart mobility. Una sessione sarà destinata alle strategie da attivare per sensibilizzare i viaggiatori ai temi della sostenibilità, nell’ottica di promuovere scelte consapevoli che possano orientare il mercato al rispetto dell’ambiente. 

 

L’Ecoluxury fair è iscritta nell’elenco delle manifestazioni riconosciute dalla Regione Lazio, gode del Patrocinio di Roma Capitale e si avvale del supporto del Convention Bureau di Roma e Lazio.

 

Sponsor dell’evento è il Tourism Ireland.