Abbattuto il Jet di Prigozhin: morto il capo della Wagner

Abbattuto dalla contraerea russa tra Mosca e San Pietroburgo.
Wagner: “Conseguenze disastrose”.

Il jet privato di Evgheni Prigozhin, capo della Wagner, è stato abbattuto dalla contraerea russa e si è schiantato mentre era in volo tra Mosca e San Pietroburgo, nella regione di Tver.

A riportarlo, via Telegram, il canale “Zona grigia” legato al gruppo di mercenari, poi ripreso da Il Riformista.

Al momento non ci sono informazioni ufficiali sull’accaduto, ma secondo l’agenzia Tass tutte le dieci persone a bordo sono morte. Tra loro ci sarebbe lo stesso Prigozhin.

Stando a quanto riporta Adnkronos, per l’ufficialità si aspettano gli esami del Dna.

L’aereo su cui viaggiava Prigozhin è precipitato a due mesi esatti dalla tentata marcia su Mosca che Putin definì “una pugnalata alle spalle“. 

Il gruppo di militari mercenari del Wagner, scrivono:

Le persone che hanno dato l’ordine non hanno capito affatto lo stato d’animo dell’esercito e il morale. Che questo sia un insegnamento per tutti. Bisogna sempre arrivare fino in fondo”.

Questo, forse, riferendosi alla rinuncia del leader della Wagner di arrivare fino a Mosca nel giugno scorso.

Polonia: elezioni fissate per il 15 ottobre

Tusk, ex presidente Consiglio europeo, principale competitor per l’attuale governo.
Campagne elettorali basate sulla guerra in Ucraina.

Il presidente polacco Andrzej Duda ha fissato al prossimo 15 ottobre le nuove elezioni parlamentari, in conformità con le scadenze costituzionali.

I cittadini polacchi dovranno eleggere 460 deputati, e 100 senatori che avranno mandato quadriennale.

Segnato ufficialmente l’inizio di una campagna elettorale che da mesi sta ponendo le sue basi sui risvolti della guerra russa in Ucraina.

I sondaggi indicano Diritto e Giustizia come il partito favorito ma i conservatori, che governano la Polonia dal 2015, difficilmente raggiungeranno la maggioranza assoluta in Parlamento: minimo il vantaggio sul blocco centrista Coalizione Civica, guidato da Donald Tusk, ex primo ministro polacco ed ex presidente del Consiglio europeo.

Diritto e Giustizia continua a presentarsi forte in materia di difesa nazionale, cercando di guadagnare consensi sfruttando il tema della sicurezza verso i confini esterni, visti i disordini al fronte orientale dovuti alla presenza della Wagner, e ordinando un maggior numero di soldati per rafforzare la sicurezza al confine con la Bielorussia dopo i fatti dei giorni scorsi.

Il sostegno al partito di Tusk, invece, sembra essere cresciuto nelle scorse settimane, dopo le accuse alla maggioranza di governo, di sfruttare la presenza della Wagner in Bielorussia per creare allarmismo tra i cittadini, stando a quanto riporta Il Riformista.

Percentuali sotto al 10% per i centristi di Terza Via, mentre la sinistra di Lewica viene data all’8,8%.

Forte potrebbe infine essere la crescita, come sta succedendo in altri Paesi europei l’estrema destra che in Polonia si identifica nel partito di Konfederacja.