Dopo aver investito senza risultati risorse per 1,5 miliardi di sterline, il fondo sovrano del Bahrein Mumtalakat è pronto ad uscire dal capitale di McLaren.
Alla banca d’affari Usa JP Morgan è stato affidato un mandato formale per individuare un nuovo partner strategico per il produttore inglese di auto, ben noto a livello globale anche per la sua partecipazione alla Formula 1.
Il mandato all’advisor, secondo le indiscrezioni di The Times, riguarderebbe la ricerca di un partner industriale con esperienza nella produzione di auto elettriche.
Esperienza che dovrebbe colmare le difficoltà tecniche evidenziate da McLaren nella messa a punto della sua prima auto ibrida, chiamata “Artura”.
Entrata in produzione nel 2022, dopo molti ritardi, la nuova Artura è stata oggetto di numerosi richiami a causa di guasti addebitati alla carenza di componenti dovuta alle difficoltà nella supply chain, stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore.
La ricerca di un partner strategico nell’auto elettrica, stando alle indiscrezioni, porterebbe in prima battuta a cercare un interlocutore in Cina.
Ma secondo alcuni analisti citati dal Times, una opzione percorribile sarebbe quella di un’acquisizione da parte di Tesla con vantaggi per entrambe le controparti.
Anni fa, Elon Musk aveva fatto un primo tentativo per rilevare McLaren che poi non era andata in porto.
Il gruppo automobilistico inglese, che da anni tenta inutilmente di fare concorrenza a Ferrari, ha evidenti carenze sul piano industriale ma ha anche seri problemi di fabbisogno finanziario.
Dopo l’iniezione di capitali per un miliardo di sterline nel 2021, anche nel 2022 il fondo del Bahrein ed investitori collegati hanno dovuto versare altri 225 milioni.
Per fare cassa, McLaren ha dovuto anche cedere alcuni modelli storici della Formula 1: dalle autovetture guidate nel corso degli anni da Ayrton Senna, Alain Prost e Niky Lauda fino alla monoposto che ha portato Lewis Hamilton alla vittoria del suo campionato mondiale.