In Polonia continua la lotta per i diritti delle coppie dello stesso sesso, attualmente operanti in un vuoto legale, prive della possibilità di fare dichiarazioni congiunte, di ereditare o di ottenere informazioni sul partner.
La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha emesso una sentenza obbligando la Polonia a riconoscere tali diritti, come riporta Polonia Oggi.
Questo è il risultato della battaglia legale di cinque coppie omosessuali e di organizzazioni non governative che hanno portato il caso davanti alla Corte.
Quest’ultima ha sentenziato che l’assenza di riconoscimento e tutela delle unioni tra persone dello stesso sesso viola l’articolo 8 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, che sancisce il diritto al rispetto della vita privata e familiare.
Tale sentenza obbliga la Polonia a introdurre le unioni civili e si tratta di un momento cruciale dopo 20 anni di lotta per l’uguaglianza matrimoniale.
Il governo di Donald Tusk si è impegnato a introdurre le unioni civili, mentre la rappresentanza politica delle minoranze sessuali nel governo si prefigge di guidare il nuovo dipartimento per l’uguaglianza.