Anche il Belgio segue l’esempio di altri Paesi come il Giappone, l’Islanda e la Spagna e propone la settimana lavorativa corta.
Il governo, composto da una coalizione di sette partiti che raggruppa socialisti, liberali e verdi francofoni e fiamminghi oltre che il partito democristiano fiammingo, intende infatti aumentare il tasso occupazionale portandolo dal 71% all’80%.
Per farlo, punta a cavalcare l’onda della rivoluzione portata dalla pandemia ed aumentare la flessibilità, al fine di migliorare il work-life balance; come spiega il primo ministro Alexander de Croo, il totale complessivo delle ore lavorative settimanali rimarrebbe invariato (ovvero al massimo 45), ma verrebbe spalmato in 4 giorni lavorando dal lunedì al giovedì e lasciando libero il venerdì.
Non solo. Un lavoro potrebbe anche chiedere di lavorare di più in una settimana e di meno quella successiva.
Questo, secondo il governo belga, garantirebbe maggiore flessibilità alle persone in situazioni di co-genitorialità, ovvero nei casi di genitori con figli che vivono separati. Il tutto sarebbe possibile solo tramite una richiesta del lavoratore ed un accordo a livello aziendale.
Secondo le linee-guida presentate dal governo belga, l’impresa potrebbe rifiutare la richiesta ma sarebbe tenuta a motivare la scelta per iscritto.
La proposta, però, sta trovando scetticismo sul fronte delle parti sociali e l’associazione imprenditoriale belga FEB ha spiegato di temere quanto di seguito:
“Poche aziende saranno disposte a concedere questa nuova flessibilità ai lavoratori, a causa dei molti obblighi aggiuntivi che comporta.”
Mentre il sindacato FGTB ha definito la settimana lavorativa di quattro giorni “una pugnalata assassina alla richiesta di una riduzione collettiva del lavoro”.
La bozza prevede anche che i giorni di formazioni passino da 3 a 5 e che il lavoro notturno inizi alle 24:00 (attualmente inizia alle 20:00, mentre in Germania alle 23:00), in modo da ridurre i costi in questa fascia oraria.
Stando ai dati Ocse la settimana lavorativa in Belgio è mediamente pari a 35,5 ore (in Francia a 36,5 ed in Italia a 36,3); nel 2020, inoltre, il commercio online in Belgio è incrementato del 7,5% annuo raggiungendo la quota di 8,8 miliardi di euro.