Trump: “Pronti a reazione sproporzionata”

Trump dopo gli attacchi iraniani alle basi Usa minaccia una “reazione sproporzionata”.

Donald Trump, dopo l’offensiva iraniana alle basi americane (approfondimento al link), ha dichiarato:

Gli Usa sono pronti ad una reazione sproporzionata, nel caso in cui l’Iran dovesse rispondere militarmente”.

Il presidente americano, minacciando di attaccare anche i siti culturali iraniani, ha poi continuato:

All’Iran è stato permesso di uccidere cittadini statunitensi e non è, invece, concesso toccare i loro siti culturali? Non funziona in questo modo”.

La Nato ha dichiarato che ritirerà le truppe in missione di addestramento attualmente presenti in Iraq; l’America, intanto, come anticipato dal proprio presidente, ha mandato migliaia di soldati in più nella regione mediorientale.

Smorza i toni, pur difendendo l’azione dell’uccisione del generale Soleimani (approfondimento al link) sostenendo i motivi per farlo c’erano tutti (approfondimento ai link1 e link2), il segretario di Stato Usa, Mike Pompeo, che in merito a quanto detto da Trump sugli attacchi ai siti culturali, assicura:

Ogni azione che intraprenderemo rispetterà il diritto internazionale”.

Un attacco ai siti culturali, infatti, violerebbe il diritto internazionale umanitario e la Carta delle nazioni Unite andando, di conseguenza, a costituire un crimine di guerra.

Pompeo continua sostenendo che “il vero responsabile dei danni alla cultura persiana è la guida suprema l’Ayatollah Ali Khamenei”.

Ribatte alle parole del segretario di stato americano il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, dicendo che gli Usa gli hanno negato il visto di entrata negli Stati Uniti per partecipare alla riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ritenendola una cosa che viola gli obblighi internazionali (in base al medesimo accordo è previsto che gli Stati Uniti siano tenuti a consentire l’accesso al Palazzo di Vetro ai diplomatici stranieri).

Zarif rincara ancora la dose, sostenendo che negare il visto è stato comunque nulla rispetto alle minacce americane di far morire di fame gli iraniani (riferendosi al terrorismo economico delle sanzioni) ed a quelle inerenti all’attacco dei siti culturali.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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