Il Giappone vuole rilasciare 1,25 milioni di tonnellate di acqua radioattiva, trattata dalla centrale di Fukushima.
La Corea del Sud, tramite il suo presidente Moon Jae-in, ha impugnato la decisione al tribunale internazionale del diritto del mare; portando il caso al tribunale di Amburgo, la Corea del Sud mira a sospendere l’iniziativa annunciata dal governo di Tokyo che ha innescato forte opposizione e indignazione nel Paese.
Moon Jae-in, nel frattempo, ha incontrato l’ambasciatore nipponico Koichi Aiboshi, al quale ha espresso “grande preoccupazione”.
Ma anche l’Italia è interessata al tema. La Coldiretti, infatti, sui dati Istat relativi al 2020 che vedono arrivare in Italia oltre 21 milioni di kg di pesce (tra pesci, crostacei e molluschi) dalle acque del Giappone, oltre che 18 milioni di kg dalla Cina ed altri 3,3 milioni di kg dalla Corea, ha dichiarato quanto di seguito:
“E’ devastante la decisione del Giappone, che ha pesanti ripercussioni dal punto di vista ambientale, economico e sanitario a livello globale, sulla quale devono intervenire le istituzioni internazionali.”