Recovery Fund bloccato, serve un piano B

Dopo il veto di Polonia ed Ungheria, bisogna trovare altre vie.
Gentiloni: concentrarsi sugli obiettivi realizzabili.

Dopo il veto arrivato da Polonia ed Ungheria, il Recovery Fund è bloccato, così come l’approvazione del bilancio europeo (per approvarlo è necessaria l’unanimità).

Il piano di aiuti inserito nel Next Generation Eu e che dovrebbe vedere l’Italia tra i principali destinatari dei fondi Ue (nessun regalo, sia chiaro, semplicemente una riduzione del delta tra contributi versati dal Bel Paese e finanziamenti ricevuti), oltre che essere fortemente in ritardo (l’epidemia è iniziata a marzo) potrebbe non arrivare per niente.

La causa è quella scritta all’inizio: Polonia ed Ungheria hanno posto il veto; e l’approvazione è legata all’unanimità dei Paesi membri.

Sul tema intervenuto anche Paolo Gentiloni, commissario Ue agli Affari economici, inserendo l’ipotesi di superare il veto in una cornice intergovernativa anziché comunitaria:

E’ sempre meglio non parlare di piani B e concentrarsi sugli obiettivi quando sono realizzabili. Penso che sarebbe un errore rinunciare ad una delle caratteristiche più interessanti del Next Generation Ue.”