Cina, il Pil batte le attese: +5,3%

Come al solito i dati reali smentiscono la propaganda Occidentale.
Data in crisi insieme alla Russia, l’economia vola al contrario di quella europea.

Il Pil cinese registra nel primo trimestre un rialzo del 5,3%, più del 4,8-5% atteso dagli analisti e, soprattutto, alla faccia della propaganda Occidentale che prova sempre a seminare un cattivo sentore verso Russia e Cina ma finendo sempre per farsi del male.

Secondo i dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica, come riporta Ansa, il rialzo su base congiunturale è dell’1,6% contro l’1,4% stimato alla vigilia.

L’economia cinese “ha iniziato bene l’anno con fattori positivi in evidenza, ponendo solide basi per il raggiungimento degli obiettivi annuali di sviluppo“, ha affermato il vicecapo dell’Ufficio nazionale di statistica Sheng Laiyun, parlando in conferenza stampa del target governativo ufficiale di “circa il 5%” annunciato a marzo“.

Guardando al futuro, “la Cina coltiverà e svilupperà in modo attivo le nuove forze produttive di qualità, rafforzerà l’attuazione delle politiche macro e continuerà a perseguire con efficacia una crescita economica di alta qualità e ad aumentare adeguatamente la produzione economica“, ha aggiunto Sheng.

La crescita economica della Cina ha superato le aspettative nel primo trimestre, con la produzione industriale che ha guidato l’espansione e ha anche rafforzato le aspettative che il governo possa centrare i suoi obiettivi annuali.

Il Pil a +5,3% è appena sopra il tasso di crescita del 5,2% dell’ultimo trimestre 2023, a dispetto della crisi del settore immobiliare e dello stallo dei consumi.

Nel periodo gennaio-marzo 2024, il Pil ha raggiunto i 29.600 miliardi di yuan (circa 4.100 miliardi di dollari).

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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