Svezia: tablet dannosi a scuola, si torna a carta e penna

Lo studio: tecnologia compromette apprendimento e memoria.
Ecco la classifica (in sintesi) dell’apprendimento nei Paesi.

La Svezia ha deciso di accogliere gli studenti a scuola in questo nuovo anno accademico con un’importante rivoluzione, che ha il sapore del ritorno al passato.

Le nuove regole per la scuola in Svezia sono state decise, a ridosso dell’inizio dell’anno accademico, dalla nuova ministra per l’Istruzione, Carlotta Edholm, e prevedono di ridurre tutti quegli strumenti tecnologici come tablet per gli studenti, computer per i docente e lavagne interattive a favore di un ritorno ai classici e tradizionali carta, penna e libro di testo.

La decisione di rendere meno tecnologica la scuola in Svezia è stata motivata da un generale calo dell’apprendimento e della capacità di leggere e ricordare informazioni, in una tendenza più o meno simile che si registra in tutto il mondo.

I bambini svedesi, infatti, secondo un ricerca chiamata Progress in International Reading Literacy Study, che analizza proprio l’abilità di lettura, hanno ottenuto un punteggio di 544, in calo rispetto ai dati precedenti dello studio, risalenti al 2016, che certificarono 555 punti.

A rigor di paragone, l’Italia ha ottenuto 537 punti, ben distanti dalla prima classificata, ovvero Singapore con 587 punti, ma comune meglio di Francia, Germania, Austria e Portogallo.

Così, per cercare di recuperare quelle abilità che i bambini in Svezia stanno perdendo, la scuola tornerà (ed è tornata) cartacea.

Avatar di Sconosciuto

Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.