L’ayatollah Abbas Ali Soleimani è stato ucciso.
Lo riporta Tgcom24 citando l’agenzia di stampa iraniana Irna ed aggiungendo che l’omicidio è avvenuto a Babolsar (in Iran), nella provincia settentrionale iraniana di Mazandar.
Si precisa inoltre che l’omicidio è avvenuto in una delle banche della città e che l’assalitore è stato immediatamente arrestato e interrogato dalle forze di sicurezza.
Secondo i media locali, altre tre persone sono rimaste ferite nell’attentato.
Al momento non sono stati resi noti ulteriori dettagli in merito all’accaduto né sono chiari i motivi che hanno spinto l’assalitore a uccidere l’ayatollah.
Abbas Ali Soleimani, 75 anni, era un ex rappresentante del leader Ali Khamenei nella provincia del Sistan-Baluchestan e leader della preghiera del venerdì in diverse città iranian; era anche membro dell’Assemblea degli Esperti, formata da 88 membri, e responsabile della nomina della Guida Suprema, la massima autorità del Paese.
Il Sistan-Balochistan è la provincia a maggioranza sunnita situata nella parte sudorientale dell’Iran dove sono avvenuti gli scontri più violenti tra manifestanti e forze di sicurezza nell’ambito dell ‘ondata di proteste iniziata a metà settembre dopo la morte della 22enne curda, Mahsa Amini, a seguito del suo arresto a Teheran per non aver indossato il velo in modo corretto.