Stellantis termina il 2022 con il freno a mano tirato, ma in Borsa il titolo sale.
Dopo aver chiuso la prima seduta dell’anno in cima al listino di Piazza Affari , in rialzo del 2,9% a 13,65 euro, l’azione si conferma tonica anche nella seconda giornata di negoziazioni, rinvigorita dal giudizio degli analisti.
Nonostante a dicembre le immatricolazioni in Italia e in Francia abbiano sottoperformato il mercato, Equita ritiene che il gruppo riuscirà a rispettare la guidance e conferma il giudizio positivo sull’azione. Alle 13:30 del 3 gennaio Stellantis avanza dell’1% a 13,8 euro.
Lunedì 2, a mercati chiusi, Promotor ha comunicato i dati sull’andamento delle immatricolazioni a dicembre.
Il gruppo guidato da Carlos Tavares, come riporta Milano Finanza, ha chiuso il 2022 immatricolando in Italia 461.178 auto, in calo del 15,9% rispetto all’anno precedente, mentre nel solo mese di dicembre le immatricolazioni del gruppo sono state 32.420 in rialzo del 2,3% rispetto allo stesso mese del 2021. In entrambi i casi il gruppo Stellantis ha sottoperformato il mercato. Le immatricolazioni complessive a dicembre in Italia hanno evidenziato una crescita del 21% anno su anno, mentre la flessione del 2022 è stata pari al 9,69%.
Secondo Equita, dietro la debole performance del gruppo a dicembre c’è ancora la carenza di componenti su cui Stellantis “non ha mai nascosto di essere più pessimista di altri concorrenti”.
In attesa dei numeri del mercato statunitense, gli analisti della Sim ritengono che i dati europei non mettano a repentaglio il rispetto dalla guidance 2022 – margine operativo adjusted a doppia cifra e free cash flow industriale positivo – e confermano il target price sul titolo a 19 euro e il rating buy.
Anche Banca Akros (raccomandazione neutral e prezzo obiettivo a 15 euro) accende il faro sugli “importanti dati” del mercato auto nel “quarto trimestre 2022 in Nord America”.
L’ufficio studi di Intesa Sanpaolo vede nel leggero rialzo di dicembre, “in linea con il trend dei quattro mesi precedenti”, un segnale di resilienza del mercato italiano e conferma la raccomandazione buy e il prezzo obiettivo a 16,6 euro sull’azione.
Per quanto riguarda l’intero settore, gli analisti non sono particolarmente sorpresi dall’aumento a doppia cifra tenuto conto “della base di confronto molto favorevole con dicembre 2021, quando il mercato auto italiano era sceso del 27,5%”.