Declassato il debito in valuta estera a lungo termine.
Problemi tecnici nei pagamenti dovuti alle sanzioni.
Il rating del debito russo in valuta estera a lungo termine è stato declassato da Standard & Poor’s da CCC- a CC.
A riportare la notizia è “Tgcom24”, aggiungendo che anche il rating del debito in valuta locale a lungo termine è stato declassato da S&P a CC da CCC-.
Entrambi rimangono sotto osservazione con implicazioni negative. Il commento di S&P, riportato da “Bloomberg” è stato il seguente:
“Ci risulta che gli investitori non abbiano ricevuto il pagamento della cedola sugli eurobond denominati in dollari statunitensi del governo russo quando il pagamento era dovuto il 16 marzo 2022, a causa di difficoltà tecniche legate alle sanzioni internazionali“.
Prima di effettuare le sanzioni, era forse il caso di pensare anche alle conseguenze boomerang.
Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici.
Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".
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