Fauci: “La prossima variante potrebbe essere più grave”

L’esperto lancia l’allarme e spinge sulla vaccinazione.
Teorie e dati contrastanti.

(Foto da internet)

Anthony Fauci, esperto virologo ed epidemiologo, lancia l’allarme di possibili varianti future più aggressive e pericolose della variante Delta.

Più precisamente, in un0intervista rilasciata al sito McClatchy e riportata anche da Tgcom24, Fauci ha detto quanto di seguito:

Se arriva un’altra variante che ha una capacità di trasmissione altrettanto elevata ed è anche molto più grave, allora potremmo davvero essere nei guai. Ci sono ancora 93 milioni di americani che potrebbero essere immunizzati, ma non lo hanno ancora fatto; le persone che non vengono vaccinate pensano erroneamente che riguardi solo loro. Ma non è così. Riguarda anche tutti gli altri.

In questo momento Gli Usa stanno registrando una media settimanale di nuovi contagi pari a 94mila casi al giorno, in crescita del 48% rispetto a una settimana fa, secondo i dati della Johns Hopkins University.

Per questo motivo, lo stesso Fauci, spinge la campagna vaccinale per fermare la diffusione del virus.

Le tesi a lui contestate sono il fatto che vaccini imperfetti fortifichino il virus, creando proprio quelle varianti di cui parla (approfondimento al link) e che il vaccino protegge solo chi lo fa, rendendo inferiori i danni da Covid19, dato che i vaccinati sono comunque sia contagiabili che contagiosi.

Inoltre, in Paesi molto vaccinati come Israele (approfondimento al link), Gran Bretagna, Islanda e Gibilterra i dati dimostrano che nonostante l’elevata percentuale di popolazione vaccinata, contagi, ricoveri e morti purtroppo non calano o sono addirittura di più.

In Italia, in un confronto “stessa data-anno precedente” (ovvero, ad esempio, confrontando i dati di oggi con quelli dello stesso giorno del 2020) vediamo che contagi, ospedalizzazioni e morti sono superiori nonostante l’utilizzo dei vaccini.

Non possiamo dire che senza i vaccini la situazione sarebbe stata migliore, né che senza ci sarebbero stati più problemi (entrambi i casi non sono dimostrabili); gli stessi esperti continuano a discutere sul fatto che i vaccini riducano o aumentino la possibilità di nuove varianti. Come non è possibile, per definizione, avere un’analisi rischi-benefici a lungo termine di un vaccino sperimentale testato meno di un anno.

Brancoliamo nel buio?

Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove si occupa di Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana; parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha precedentemente lavorato nel dipartimento finanziario della Holding Orange1. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", ha poi conseguito i Master in "Gestione delle Risorse Umane ed Organizzazione del Lavoro", "Controllo di Gestione" e "Diritto Bancario". È "Coach certificato" e vanta corsi in "Business Plan", "Project Management secondo gli standard internazionali" e "Tempi e Metodi". Inoltre, ha il "patentino Bloomberg", l'"Europass Mobilità" e l'"ECDL". Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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