Cina: produzione industriale +35,1%

Il confronto annuo è vertiginoso e si aggiunge al +7,3% di dicembre.
Adottereste il “credito sociale”?

Mentre tutto il mondo arranca, la Cina vola.

Dopo aver chiuso dicembre con un +7,3% ed il consensus degli analisti fissato a +30%, il Paese del dragone fa registrare una ripresa straripante: +35,1% in ottica di confronto annuo sul bimestre gennaio-febbraio dell’anno precedente.

A spingere la ripresa sono stati, soprattutto, i settori della produzione mineraria, del manifatturiero e dell’utility.

Curioso come sia proprio lo il Paese da dove è nata la pandemia di Covid-19 che stiamo vivendo a far registrare il miglior risultato economico, se non addirittura l’unico positivo.

Proprio in Cina, infatti, ormai da tempo si è tornati ad uno stile di vita sostanzialmente pre-covid, con le persone che riempiono stadi e locali.

A detta del governo, la strategia vincente per uscire dal Coronavirus è stata quella di costruire un sistema di monitoraggio totale dei cittadini che, partendo da un punteggio base uguale per tutti, ottengono o perdono punti a seconda dei comportamenti da loro stessi adottati.

Questo sistema prende il nome di “credito sociale” ed il prezzo da pagare è quello di rinunciare completamente alla privacy (approfondimento con breve video al link): sareste disposti? O è stata la scusa che ha dato il via libera al controllo totale dei cittadini?

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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