Germania spinge per bilancio Ue. Frenano Polonia e Ungheria

I tedeschi premono per chiudere entro poche settimane l’accordo che comprende anche il Recovery fund.
Possibili veti dall’Est Europa.

Il Paese della Merkel sta cercando di fare pressioni al fine di chiudere entro breve tempo, ovvero nelle prossime settimane, un accordo sul bilancio dell’Unione europea.

Lo stesso bilancio conterrebbe anche il famoso Recovery fund da 750 miliardi di euro, di cui l’Italia dovrebbe essere tra le principali (se non la principale) beneficiaria.

Tralasciando tutti i discorsi inerenti alla convenienza o meno dei fondi con relative condizioni, pare che, almeno per il momento, l’ostacolo maggiore arrivi dall’Est Europa: Polonia ed Ungheria sembrerebbero infatti orientate a porre il loro veto.

I due Paesi del Visegrad, appunto, sarebbero timorosi di vedere inserite nel bilancio Ue delle sanzioni inerenti al mancato rispetto degli standard di integrità e Stato di diritto (la Polonia era già stata in passato al centro di forte polemiche per la riforma giudiziaria e per i ripetuti “no” alle quote di ripartizione dei migranti).

La loro posizione impedirebbe l’approvazione di qualsiasi accordo di bilancio, con la conseguenza di veder rimanere bloccato anche il Recovery fund.

Stando a quanto riporta “Reuters”, un alto funzionario del governo tedesco, proprio in vista del vertice dei leader Ue e date le posizioni di Polonia ed Ungheria, avrebbe sostenuto che lo Stato di diritto non è oggetto di discussione ufficiale al vertice ma che il tema verrà sicuramente affrontato a margine. Se questa linea venisse confermata, è possibile che l’approvazione del bilancio europeo avvenga senza intoppi ed in breve tempo, esattamente come desiderato dalla Germania.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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