L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Femminicidio.

Ti fermi un solo
momento.

Un’ombra accompagna
il suo gesto
vilento.

Lo sguardo ha cambiato
colore
la mano si alza
alla luce del sole
sparita all’istanto in tanto dolore.

La vita si spezza per sempre
le voci e i ricordi riempiono il cielo
in questo freddo
mattino
di gelo.

L’angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Dachau oggi.

Tutto appare sepolto
i binari della vergogna
si intravedono
nella terra e nell’erba verde.

Il cancello ferma il tempo.

Tutto all’inizio appare diverso…
ma quando i passi toccano il campo
lo spazio si allarga
il cielo sparisce
e il grigio ricopre ogni pensiero.

Le baracche fredde e allineate
sembrano rimandare
alle voci del passato.

I muri sembrano vivi
ti trafiggono con lo sguardo.

E pensi… mai più l’uomo
oserà tanto.
Mai più resteranno tracce
così potenti…

Ma la storia si ripete
continuamente e quei binari
riaffiorano in terre lontane
con lo stesso grido
di stupore e di terrore.

L’Angolo della Poesia – di barbara Tascone

2024

È un numero pieno di due e di multipli
È un numero importante, tondo direi quasi musicale.

È il numero che ci accompagnerà per 12 mesi
e lo scriveremo tante volte.

I giovani nati nel 2000 cominciano a diventare “grandi”
e già questo è un dato importante!

Allora io auguro che questo numero porti fortuna
a tutte le persone che conosco e che amo.

E a tutte quelle che forse conoscerò quest’anno.
E soprattutto a tutti quelli che non conoscerò mai
e che adesso forse vivono nella desolazione più assoluta.

Auguri vuol dire accrescere, aumentare.
Auguri quindi a tutti quelli che non hanno nulla.
Auguri a noi che forse con piccoli gesti quotidiani possiamo accrescere
e forse migliorare le ingiustizie di questo mondo.

Auguri a noi che siamo stati fortunati
anche solo per essere nati “dalla parte giusta”.

Auguri a ogni persona della terra ovunque viva
affinché la vita sia un diritto e non un privilegio esclusivo per pochi.

L’Angolo della Poesia – di Barbara Tascone

Stessa terra, stesso dolore

Ma quale pezzo di terra al mondo
può sopportare
il sangue dei bambini.

Quale falsa ragione storica
può annientare
donne e anziani inermi.

Chi vuole credere che
granelli di sabbia del deserto
valgano vite umane trafitte dalle armi.

Quale bandiera
che sventola nei cieli rossi
giustifica
gli eccidi e la morte
per sfinimento.

E la parola “uomo” cessa di ricordare
la nostra umanità
il sangue ne cancella
ogni traccia
e diventa
solo una parola vuota
che rotola
nei sassi pesanti
della storia.