Il nuovo CEO Provost vuole ridurre i costi e pensa a tagli in risorse umane, finanza e marketing.
La decisione sarà presa entro l’anno.
Renault sta valutando di arrivare a tagliare 3.000 posti di lavoro attraverso un piano di licenziamento volontario.
Questo è quanto riporta la stampa francese, citata da Reuters e poi da HDmotori.it.
La casa automobilistica sta portando avanti un piano di riduzione dei costi chiamato “Arrow” e adesso avrebbe intenzione di ridurre del 15% il personale nei servizi di supporto come risorse umane, finanza e marketing.
Si prevede, quindi, che alla fine si arriverà ad una riduzione di circa 3.000 dipendenti presso la sede centrale della casa automobilistica a Parigi e in altre sedi in tutto il mondo.
Una decisione definitiva, comunque, sarà presa entro la fine dell’anno dal nuovo CEO Francois Provost che ha sostituito Luca De Meo, passato al settore del lusso dopo eccellenti risultati nell’automotive proprio alla guida di Renault (approfondimento al link).
Autore: Francesco Puppato
Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici.
Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity" per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".
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