Volkswagen valuta la delocalizzazione della produzione di ID.Buzz in Polonia

Chiusura di 3 stabilimenti in Germania e migliaia di licenziamenti.
Tagli a stipendi e bonus e produzione delocalizzata.

Volkswagen, come tutto il settore automotive europeo, sta affrontando problemi finanziari.

Avendo meno profitti, stando a quanto riporta Polonia Oggi, ha annunciato la chiusura di tre stabilimenti in Germania ed il licenziamento di migliaia di lavoratori.

La dirigenza dell’azienda vuole anche tagliare gli stipendi del 10% e ridurre il numero di bonus assegnati.

Queste riduzioni dovrebbero portare 17 miliardi di euro di risparmi.

L’IG Metall (il maggiore sindacato nella Germania) annuncia scioperi e si batte per migliorare le condizioni dei lavoratori nelle fabbriche ma ora pare ci siano le intenzioni di trasferire la produzione dell’autobus elettrico ID.Buzz da Hannover in Polonia, a Poznań.

Questo modello d’autobus stava suscitando un grande interesse già da prima dell’inizio della produzione; tuttavia l’obiettivo di produzione di 130 000 veicoli non è ancora stato raggiunto.

Come riporta Deutsche Welle (media tedesco) il portavoce del Volkswagen Nutzfahrzeuge (VWN) ha affermato che esistono diversi piani per quanto riguarda la produzione del ID.Buzz nel futuro ma le decisioni definitive non sono ancora state prese. 

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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