In Sud Corea il primo robot “suicida”

Si tratta di un robot impiegato come funzionario amministrativo.
Era stato “assunto” ad agosto.

La Corea del Sud è uno dei paesi al mondo più tecnologicamente avanzati e nel quale la robotica riveste un ruolo fondamentale anche nel settore lavorativo.

Il paese, al momento, ha il numero più alto di robot in attività utilizzati in modo dove, nel resto del pianeta, vengono ancora adoperate figure umane (anche se qui andrebbe aperta una parentesi sull’utilità e l’efficienza del ruolo).

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale avvicina sempre di più l’operatività di un robot a quella di un essere umano risparmiando compiti generalmente definiti noiosi.

Come riporta Il Mattino, nella provincia di North Gyeongsang si è deciso di impiegare un robot per assolvere compiti amministrativi nella città di Gumi.

Un funzionario presente all’apparente “suicidio” ha raccontato di aver visto il robot ruotare su se stesso prima di lanciarsi da una rampa di scale e disattivarsi definitivamente. Il tutto in maniera completamente autonoma senza il minimo intervento umano.

Il robot era stato “assunto” ad agosto e da quel momento si era occupato del trasporto documenti spostandosi nei diversi piani del municipio (qui torniamo alla parentesi sopra: in quanti Paesi ritenuti avanzati, infatti, si occuperebbe una persona solo per una mansione simile?) ed il suo lavoro si svolgeva dalle 9.00 alle 16.00 proprio come un normalissimo impiegato statale.

L’intelligenza artificiale si è talmente evoluta al punto di provare stress, noia e depressione? O è un semplice cortocircuito/guasto tecnologico?

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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