Elkann: Stellantis non ha bisogno dell’Italia come azionista

Elkann: “Stellantis sta andando molto bene”.
Il governo francese detiene circa il 6% del gruppo.

John Elkann, presidente di Stellantis, ha risposto agli appelli delle lobby commerciali affinché l’Italia investa direttamente nella società.

Elkann ha chiarito che Stellantis sta andando bene e non ha bisogno che il governo italiano diventi azionista.

Come riporta Investing.com, le sue parole sono state le seguenti:

Penso che gli Stati investano nelle aziende quando queste vanno male. E Stellantis sta andando molto bene“.

Il governo francese, ex investitore di PSA che nel 2021 si è fusa con Fiat Chrysler per formare Stellantis, è considerato un azionista rilevante” del gruppo con una quota del 6% circa.

Il presidente Elkann, che è anche amministratore delegato della società di investimento Exor (che è il maggiore azionista di Stellantis con una quota del 14%), ha affermato che la posizione della Francia come azionista di Stellantis è giustificata dalle sfide affrontate da PSA in passato, che hanno richiesto l’intervento del governo francese.

Le azioni di Stellantis erano in rialzo dell’1,44% nelle recenti contrattazioni di mercato.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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