Come decidono le aziende? Ci si basa su dati o si va ad istinto?
Nonostante i progressi nella tecnologia e nella digitalizzazione, l’istinto continua a guidare le decisioni aziendali.
Più precisamente sono il 53% dei responsabili finanziari italiani a decidere guidati dall’istinto.
Le informazioni che arrivano sono infatti spesso isolate, non nel formato giusto e non prontamente disponibili.
È quanto emerge dalla ricerca The CFO-CIO Partnership condotta da Workday, società leader nelle applicazioni cloud aziendali per la finanza e le risorse umane, in collaborazione con Ft Longitude, intervistando 1.060 dirigenti senior della finanza (cfo) e dell’Information Technology (cio).
Come riporta anche “Milano Finanza”, l’Italia fa peggio della media europea (52%) in decisioni istintive, pur restano di oltre 10 punti sotto la Francia che è prima in classifica (con il 67%), nel Belpaese vengono ascoltati maggiormente i dirigenti It durante le riunioni dei dipartimenti finance.
Solo infatti per il 20% dei cfo i loro omonimi nel digital non hanno potere nelle discussioni, nemmeno quando la tecnologia risulta essenziale per risolvere una sfida.
Una percentuale che è meno della metà di quella registrata nei Benelux (42%) e del 30% inferiore alla Spagna.
La digitalizzazione della finanza può “migliorare il processo decisionale per la pianificazione e il reporting, tenendo in considerazione anche i requisiti più ampi in materia Esg rispondendo così alle esigenze del mondo di oggi in costante cambiamento“, sottolinea Frederic Portal, product marketing director Europa, Medio Oriente e Africa (Emea) financials di Workday.
Eppure, solo il 4% delle organizzazioni dell’area Emea ha una solida strategia di trasformazione digitale della finanza e ha implementato diverse iniziative di trasformazione digitale negli ultimi due anni.
Quali sono gli ostacoli? I dirigenti finanziari italiani danno la colpa alla mancanza di competenze finanziarie all’interno dell’It, mentre i responsabili digitali fanno menzione alla mancanza di competenze tecnologiche e di dati all’interno della finanza.
Un rimbalzarsi le colpe, insomma, che porta ad circolo vizioso dal quale sarebbe opportuno uscire per il benessere aziendale e gli impatti che esso ha.