Parma, laurea ad honorem a Mattarella

Il Presidente: “Usare pnrr per rilanciare l’università”.
Presenti in platea anche diversi ministri.

Laurea ad honorem per il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La cerimonia si è svolta a Parma, nella Chiesa di San Francesco del Prato, con la presenza in platea dei ministri del Lavoro Andrea Orlando, dell’Istruzione, Patrizio Bianchi e dell’Università e Ricerca Maria Cristina Messa.

La laurea ad honorem consegnata da parte dell’Università parmigiana è in Relazioni internazionali ed europee.

Di seguito, il discorso fatto dal Presidente alla cerimonia:

In Italia, esiste un grande paradosso: siamo la nazione che ha dato origine, forza e continuità all’idea di università ma il nostro Paese si trova in coda, purtroppo, per numero di laureati, per investimenti. La nostra università non risulta attrattiva come meriterebbe. Potremmo dire: non è amata come dovrebbe. Sta a noi utilizzare anche le disponibilità del Piano di ripartenza per dare maggior forza alle università e renderle ancor più una risorsa essenziale per lo sviluppo del Paese.” 

A seguito del conferimento del titolo e dopo l’intervento del rettore, Paolo Andrei, il direttore del Dipartimento di Giurisprudenza Giovanni Francesco Basini ha letto la motivazione del conferimento ed Antonio D’Aloia, docente di Diritto Costituzionale, ha pronunciato la laudatio.

Dopo la consegna di tocco e pergamena, la parola al presidente Mattarella per la sua lectio doctoralis:

Da corporazioni di soli docenti, o di docenti e studenti, le università hanno, progressivamente, acquisito un ruolo pubblico. Si sono trasformate da corpi ristretti di diritto civile a soggetti aperti di diritto pubblico, portatori di valori destinati a diventare solidi riferimenti. La loro storia mostra anche quanto siano radicate, nello spirito dell’Europa, le questioni delle autonomie e delle libertà.

La meritocrazia non può essere sinonimo di una formula che legittimi chi si trova già in posizione di privilegio, bensì quella di chi aspira a mettersi in gioco. Un’autentica democrazia sa riconoscere che prima di ogni merito accademico esiste “un merito di vivere”, frutto dell’incontro con la realtà dei fatti e con la spinta a una emancipazione da essi. Ciascuno affronta la propria esistenza all’interno di una comunità di origine, talvolta modesta e fragile, ma deve poter scegliere di aspirare a una comunità di intenti le cui porte sono aperte dal sapere.”

Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove si occupa di Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana; parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha precedentemente lavorato nel dipartimento finanziario della Holding Orange1. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", ha poi conseguito i Master in "Gestione delle Risorse Umane ed Organizzazione del Lavoro", "Controllo di Gestione" e "Diritto Bancario". È "Coach certificato" e vanta corsi in "Business Plan", "Project Management secondo gli standard internazionali" e "Tempi e Metodi". Inoltre, ha il "patentino Bloomberg", l'"Europass Mobilità" e l'"ECDL". Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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