Il garante della privacy ha scritto al Ministero dell’istruzione affinché sensibilizzi le scuole sui rischi per la privacy derivanti da iniziative finalizzate all’acquisizione di informazioni sullo stato vaccinale degli studenti e dei rispettivi familiari.
Nella lettera, inoltre, si richiama l’attenzione sulle possibili conseguenze per i minori, anche sul piano educativo, derivanti da simili iniziative.
Quanto alla deroga dall’indossare la mascherina nelle classi in cui tutti gli studenti abbiano completato il ciclo vaccinale o posseggano un certificato di guarigione in corso di validità, il Garante ha confermato piena collaborazione al Ministero dell’istruzione per individuare misure attuative che consentano di soddisfare le esigenze sanitarie di prevenzione epidemiologica e, allo stesso tempo, assicurino il rispetto della libertà di scelta individuale e il diritto alla protezione dei dati personali.
L’Autorità ribadisce la necessità che vengano in ogni caso individuate modalità che non rendano identificabili gli studenti interessati, anche al fine di prevenire possibili effetti discriminatori per coloro che non possano o non intendano sottoporsi alla vaccinazione.
Sul tema green pass è intervenuto anche il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, per quanto riguarda i l’accesso alle chiese ed ai luoghi di culto:
“Non è una questione semplice, c’è una trattativa in corso col governo e su quella andiamo avanti. Non voglio entrare nel problema delle proteste sul Green Pass. Comunque si usino tutti i mezzi per conservare la nostra salute, per prevenire. Al momento attuale il vaccino è ancora la più grande garanzia che abbiamo.”
Al momento il green pass non è richiesto per accedere ai luoghi di culto.
bisogna boicottare dove possibile tutte le attività che esigono green pass che oltretutto è facoltativo e non obbligatorio . Per cinema , teatro , ristoranti , mostre ci saranno altri momenti . Se chi è costretto a queste costrizioni si piega e non reagisce è giusto che fallisca
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