Un trionfo di applausi, una standing ovation.
È quanto ha ricevuto Mario Draghi all’incontro annuale di Confindustria tenutosi a Roma.
La standing ovation è scattata quando il presidente Carlo Bonomi ha nominato il premier, seduto in platea, che a sua volta si è alzato in piedi in segno di ringraziamento per l’omaggio ricevuto.
Le parole del presidente Confindustria Bonomi, in un passaggio della sua relazione, sono state le seguenti:
“Noi imprese non esitiamo a dire che ci riconosciamo nell’esperienza e nell’operato del Governo guidato dal Presidente Draghi e che ci auguriamo continui a lungo nella sua attuale esperienza. Draghi (inteso nella storia della vita politica e istituzionale del nostro Paese) è stato tra gli uomini della necessità: personalità che avvertono il dovere di rispondere ai problemi della comunità italiana, prima che l’ambizione di restare a qualunque costo al suo timone.”
Sembrano non esserci vie di mezzo, insomma, nei sentimenti che si provano per Draghi: infatti c’è chi lo ama per l’operato alla Banca d’Italia, alla Bce e come premier, e chi lo odia per la famosa “crociera sul Britannia” e per il cambiamento di rotta passando dalla tesi di laurea contro l’euro al “whatever it takes”.
Di sicuro l’operato e le decisioni dell’attuale premier hanno un forte peso, tanto da essere l’unico italiano inserito dal Time nella classifica delle 100 persone più influenti al mondo.