Cambiano, improvvisamente, i dati ufficiali inerenti all’epidemia di coronavirus.
È accaduto a causa dell’adozione di un nuovo metodo per la classificazione della diagnosi, infatti, che i casi di contagio ufficialmente riconosciuti in data martedì 11 febbraio che si attestavano a 1.638, in data mercoledì 12 febbraio (ovvero il giorno dopo) siano schizzati a 14.840.
La Commissione Sanitaria provinciale, coerentemente al modo in cui altre province classificano i pazienti, anziché limitarsi ai soli casi confermati da un test di laboratorio ha iniziato a conteggiare anche quelli diagnosticati clinicamente.
Il quadro che emerge dai nuovi dati ufficiali del governo lascia dunque trapelare un pericolo ben più esteso di quello dichiarato fino a sole poche ore prima.
Il presidente cinese, Xi Jinping, intanto ha cambiato i vertici del partito nella provincia epicentro dell’epidemia per sanzionare inefficienze, omissioni e ritardi di fronte all’epidemia. Con loro, sono finiti nel mirino anche i funzionari di più alto livello delle autorità sanitarie e della Croce Rossa.
Nel frattempo, la Commissione sanitaria nazionale di Pechino ha reso noto che tra i decessi da coronavirus figurano 6 medici.
1 commento su “Coronavirus, errore di diagnosi: casi decuplicati in un giorno”