Berlusconi: ecco il testamento

Era stata la compagna Marta Fascina a recapitarlo al notaio.
Lettera scritta nel 2022 mentre l’ex premier si recava al San Raffaele.

Il tanto atteso testamento di Silvio Berlusconi è stato reso noto.

Come riporta Il Sole 24 Ore, nessun soggetto deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest S.p.A., precedentemente esercitato dal solo Silvio Berlusconi stesso.

Tuttavia, con il 53% assegnato loro dal padre, i due figli maggiori Marina e Pier Silvio avranno il controllo di Fininvest, holding che detiene le partecipazioni in Mfe Mediaset, Mondadori, Mediolanum, Monza Calcio ed altre attività.

Berlusconi, inoltre, ha usato la stessa formula di spartizione delle quote Fininvest anche per il resto del suo patrimonio, comprese le proprietà e le opere d’arte: i due figli maggiori si divideranno, dunque, circa il 60% del patrimonio mentre i tre più giovani, ovvero Barbara, Eleonora e Luigi, si divideranno il restante 40%.

La lettera del testamento risale al 19 gennaio 2022, quando l’ex premier si stava recando all’Ospedale San Raffaele di Milano per un periodo di ricovero, ed è stata recapitata dalla compagna Marta Fascina al notaio Arrigo Roveda; si legge che Berlusconi ha previsto anche 100 milioni di euro proprio per la compagna, altrettanti per il fratello Paolo Berlusconi ed altri 30 milioni di euro per Marcello Dell’Utri.

Nella frase rivolta ai figli contenuta nel testo, si legge quanto di seguito:

Per il bene che gli ho voluto e per quello che loro hanno voluto a me“.

Portobello: arriva Paolo Berlusconi

Investimento pari 150 mila euro.
Società con circa il 10% di utile netto.

(Foto da internet)

Portobello, la catena retail a prezzi bassi, ha attirato l’attenzione di Paolo Berlusconi.

Il fratello di Silvio, infatti, ha acquistato azioni della società proprietaria dell’omonima catena retail di prodotti di qualità a prezzi accessibili e attiva attraverso l’attività di barter nel settore media advertising per un totale di 150.000 euro, ovvero 3.260 azioni al prezzo di 46 euro ciascuna.

Come riporta Il Corriere della Sera, l’operazione è avvenuta attraverso la PBF Srl da Pietro Peligra e Simone Prete, azionisti di riferimento e manager della società.

Sul tema è intervenuto anche Peligra:

Rappresenta un attestato di stima e di fiducia nei confronti della Società, oltre che un valore aggiunto per la crescita delle attività media e barter.

Lo stesso Berlusconi, da parte sua, ha rafforzato il concetto aggiungendo quanto di seguito:

Portobello presenta un modello di business efficiente. Sono lieto di essere diventato un’azionista di questa società e di poter contribuire alla sua crescita.

Portobello, nel 2020, ha registrato ricavi per 64 milioni di euro con un ebitda pari a 10,9 milioni ed un utile netto di 6 milioni.