La malattia e il ‘tempo perso’: il ruolo della medicina legale nella valutazione nel danno

Siamo veramente convinti che esista il “per sempre”? Siamo veramente sicuri che una condizione biologica in evoluzione non richieda propri parametri accertativi e valutativi? Se ne parla a Udine al convegno “Le previsioni del tempo: la temporanea permanenza dei postumi e la permanente staticità della temporanea”.

Il 4 e 5 aprile si terrà a Udine, presso l’auditorium Sgorlon (in via monsignor Pasquale Margreth, 3), il Convegno Nazionale dei gruppi scientifici della Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni: GISDI (Gruppo Interdisciplinare di Studio del Danno Iatrogeno) e GISDAP (Gruppo Italiano Studio Danno alla Persona). L’evento coinvolgerà i massimi esponenti della Medicina Legale accademica, tra cui il presidente SIMLA, prof. Francesco Introna. Il titolo dell’evento, scelto dai professori Umberto Genovese e Piergiorgio Fedeli, presidenti dei gruppi scientifici, nonché dal prof. Carlo Moreschi, è senza dubbio “accattivante”, LE PREVISIONI DEL TEMPO: la temporanea permanenza dei postumi e la permanente staticità della temporanea.

In effetti, “in medicina legale il tempo e la temporaneità – come sottolineato dal prof. Carlo Moreschi nella brochure del convegno – assumono significati concreti e cruciali: stabilire il momento di un evento, comprendere le sue dinamiche, contestualizzarlo nel flusso del divenire è spesso determinante per rispondere a quesiti primari in vari aspetti della nostra disciplina. Il tempo, come risorsa finita, assume un valore inestimabile quando ci viene sottratto dalla malattia; il ‘tempo perso’ è una realtà tangibile con profonde ripercussioni economiche e sociali“.

Dopo l’apertura del Convegno di venerdì con i saluti delle Autorità, i lavori inizieranno con la lettura magistrale “La temporaneità del giudizio medico-legale” del prof. Mariano Cingolani, per poi procedere affrontando temi ad ampio respiro medico-legale, spaziando gli interventi degli illustri relatori dalla Responsabilità Civile e Penale all’Assicurazione Privata, dalle tutele INAIL a quelle INPS ed affrontando anche argomenti di genetica forense, che proseguiranno anche il sabato mattina. Concluderà il Convegno una tavola rotonda che si affronterà “i problemi permanenti della Medicina Legale”, che già da ora consente di far prevedere interessanti discussioni ed anche vivaci contrapposizioni.

Al prof. Moreschi non solo i più sentiti ringraziamenti da parte della SIMLA e dei suoi due Gruppi, GISDI e GISDAP, ma anche il riconoscimento di aver reso possibile, in termini scientifici e organizzativi, un evento congressuale tra i più importanti a livello nazionale. Anche per questo motivo, non si può concludere che con le sue parole: “L’idea di questo convegno è quella di rivedere ed esplorare queste tematiche intrecciando riflessioni filosofiche, scientifiche e pratiche attraverso lo studio della ‘temporaneità’, come variabile misurabile, nella sua complessità e nella sua applicazione pratica“.

Premio Nobel per la medicina a Svante Paabo

Sue le scopete sul genoma degli omnidi.
Ha costruito un albero genealogico alternativo a quello degli archeologi.

Il vincitore del premio Nobel per la medicina del 2022 è lo svedese Svante Paabo per le sue scoperte sull’evoluzione umana.

Paabo è uno dei più importanti esperti di paleogenetica: recuperando il Dna degli uomini primitivi e ricostruendolo nonostante l’età e i danni subiti, è riuscito a costruire un albero genealogico degli uomini primitivi alternativo a quello disegnato dagli archeologi.

Come riporta “L’Avvenire”, l’annuncio è stato dato come da tradizione al Karolinska Institutet di Stoccolma in Svezia, e trasmesso in diretta via Internet e social network.

Il riconoscimento anche per quest’anno è pari a 10 milioni di corone svedesi, al cambio odierno circa 917mila euro.