La votazione è avvenuta al termine di due giornate di dibattito serrato in parlamento e di scontro tra il partito al governo e le opposizioni, che hanno accusato Nea Dimokratia di volere smantellare i diritti dei lavoratori.
La nuova legge, come riporta La Repubblica, stabilisce che i dipendenti potranno essere impiegati dallo stesso datore di lavoro per 13 ore al giorno (eccedendo quindi il consueto orario di 8 ore) per non più di 37 giorni all’anno, in base ad un accordo volontario, con un aumento della retribuzione del 40%.
Di contro, è facile prevedere che un accordo volontario possa risultato “forzato” in condizioni di alta disoccupazione ponendo il lavoratore davanti alla possibilità di perdere il lavoro a favore di un disoccupato nel caso in cui non accettasse di fare gli straordinari richiesti.