Abrogato l’articolo che proteggeva le istituzioni religiose dall’imposta sul reddito.
Tutte le chiese di qualsiasi denominazione pagheranno imposte sul reddito tra il 10% ed il 30%.
Il governo sandinista di Daniél Ortega ha deciso di colpire le elemosine e le donazioni dei fedeli.
L’offensiva generalizzata contro la Chiesa cattolica e le istituzioni religiose in Nicaragua è stata resa nota dal quotidiano La Prensa, vicino all’opposizione, e poi ripresa anche da Avvenire.
Più precisamente, si tratta di una modifica della Legge sulla Concertazione Fiscale approvata in Parlamento insieme a un pacchetto di norme che aumenta il controllo dello Stato sulle Ong e, ancor più nello specifico, si tratta dell’abrogazione del paragrafo 3 dell’articolo 32 della stessa legge, ovvero un inciso che proteggeva le chiese ed altre istituzioni religiose dal pagamento dell’imposta sul reddito sulle attività economiche.
Eliminando questa sezione, afferma uno specialista citato da La Prensa, “tutte le chiese di qualsiasi denominazione saranno soggette al regime fiscale a cui la dittatura sottopone il settore privato e ora anche le istituzioni religiose. L’eliminazione della tutela fiscale delle chiese e delle istituzioni religiose implica che anche le offerte, le elemosine e le donazioni dei fedeli saranno soggette al pagamento dell’imposta sul reddito con aliquote comprese tra il 10 e il 30 per cento“.