Pfizer condannata per abuso di posizione dominante

Nel mirino il farmaco per la cura del glaucoma.
L’azienda dovrà risarcire oltre 13 milioni di euro.

Confermata la condanna di Pfizer Italia, parte di Pfizer Inc, la maggiore industria farmaceutica mondiale, per abuso di posizione dominante nel mercato delle “prostaglandine”, per la cura del glaucoma.

La Cassazione ha avallato la sentenza con la quale la Corte d’Appello aveva stabilito, a carico del colosso statunitense, un risarcimento di oltre 13 milioni di euro in favore del ministero della Salute e del Mes per aver ritardato, di sette mesi, l’accesso dei farmaci generici nel mercato italiano, nonostante fossero già disponibili e di costo sensibilmente più contenuto.

Nel mirino dei giudici, Consiglio di Stato compreso, era finita la strategia messa in atto da Pfizer a difesa del farmaco Xalatan, leader del mercato per il trattamento della patologia e prodotto di punta dell’azienda, contenente il principio attivo latanoprost, il cui brevetto sarebbe scaduto a settembre 2009.

Una scadenza che. Stando a quanto riporta Il Sole 24 Ore, l’azienda statunitense avrebbe aggirato chiedendo un brevetto divisionale e un certificato di protezione complementare.

Ad avviso della società ricorrente solo un modo di tutelare il proprio legittimo diritto di privativa.

Di parere diverso, invece, i giudici, secondo i quali il fine era di escludere i concorrenti.

Nel risarcimento sono dunque entrati i maggiori costi sostenuti dal Servizio sanitario nazionale da ottobre 2009 al maggio 2010, tenuto a rimborsare un farmaco compreso in fascia “A” al posto di quelli della stessa categoria terapeutica ma generici.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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