Guardo dal finestrino
le nuvole di passaggio
scorrono le immagini
sui paesaggi immobili.
Le voci del treno
parlano tante lingue,
ascolto il fluire dei pensieri
che si allungano sui binari…
Viaggio con gli occhi che
attraversano il vetro.
Accarezzo le case… le città
le terre di mezzo.
Sento un soffio di vento
che mi porta lontano…
Tutto appare in movimento
nulla si ferma veramente…
Tutto
corre veloce
con una voce metallica…
verso un sogno
smarrito.
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Autore: Barbara Tascone
Barbara Tascone è nata a Tripoli il 22 aprile del 1960. La famiglia si trasferisce in Italia nel 1965 e Milano diventerà la sua città non scelta ma amata. La passione per la scrittura è stata trasmessa dal padre che “recitava” a memoria la Divina Commedia e scriveva poesie in napoletano.
Si è laureata in psicologia presso l’Università di Padova e lavora da molti anni nell’ambito della disabilità.
Ha partecipato a numerosi concorsi letterari ed è inserita in diverse antologie. Le sue poesie ci riportano ai temi quotidiani e alle problematiche che si vivono all’interno della città metropolitana. In alcune opere dell’autrice si possono rintracciare immagini di architetture moderne che colpiscono l’immaginario collettivo quali il Bosco Verticale, i navigli, il Duomo vissuto come intimo momento di raccoglimento ma anche come simbolo della città e delle sue manifestazioni più importanti, le stazioni della metropolitana e l’incontro quotidiano di popolazioni con usi e costumi tanto diversi. Nelle sue poesie c’è un non so che delle nostre paure, delle nostre angosce che attraversano le giornate ma anche immagini di gioia e di speranza che colorano la vita di ognuno di noi.
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