Se ne parla da molto, ma ora purtroppo i numeri del ridimensionamento cominciano a prendere forma.
Il colosso francese della GDO (Grande Distribuzione Organizzata), infatti, ha avviato una procedura di licenziamento collettivo che porterà verosimilmente alla chiusura di 106 negozi in Italia.
Stando a quanto riporta Notizie.it, le regioni interessate sono Lombardia, Lazio, Liguria, Valle d’Aosta, Campania, Piemonte, Emilia Romagna, Sardegna e Toscana. Dalle chiusure dei punti vendita in queste 9 regioni, sono previsti in totale 769 licenziamenti.
Più precisamente, la riduzione della forza lavoro è composta circa come di seguito: 313 impiegati nei market, 261 impiegati nei supermarket, 168 impiegati nei Cash & Carry e tra le varie sedi amministrative.
Tramite la nota riferita alle parti sociali, Carrefour avrebbe giustificato i licenziamenti sostenendo quanto sotto:
“I licenziamenti sono dovuti ad una grave situazione economico gestionale. Il complessivo calo del fatturato e dei clienti da un lato, e l’incidenza del costo del lavoro dall’altro, hanno determinato una situazione di grave squilibrio che ormai non è più sostenibile e costringe la società ad un intervento strutturale volto a riequilibrare il rapporto tra personale e fatturato.”
Inoltre, come riporta Il Giorno, la società ha aggiunto che il piano degli esodi incentivati sarà gestito su base volontaria:
“Con riferimento al piano di trasformazione e rilancio per il 2022 annunciato da Carrefour Italia lo scorso 1° ottobre e discusso nuovamente nel corso di un incontro con i sindacati l’11 novembre scorso, Carrefour ha confermato che il piano di esodi incentivati presentato ai sindacati sarà gestito su base esclusivamente volontaria tramite l’attivazione di una procedura formale come previsto dalla legge, e coinvolgerà circa 600 collaboratori dei punti vendita diretti su tutto il territorio nazionale e 170 collaboratori della sede centrale. Con il piano di rilancio Carrefour conferma la volontà dell’azienda di restare e continuare ad investire in Italia, con l’obiettivo di tornare alla profittabilità e ad una crescita duratura.”
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