Corea del Nord in difficoltà: Kim chiede soldi

Le sanzioni internazionali rendono complicato il commercio con il resto del mondo.
L’idea è quella di emettere obbligazioni, ma si teme una cattiva gestione dei soldi raccolti.

Non bastava il coronavirus, a complicare la vita alla Corea del Nord.

Le sanzioni internazionali stanno complicando i rapporti commerciali con il resto del mondo (ci dovrebbero essere dei divieti, non solo delle sanzioni, ma in qualche modo qualcosa riesce a trovare delle deroghe o delle seconde vie) e, sommati appunto ai danni portati dal coronavirus, stanno mettendo il Paese di Kim Jong Un in una situazione delicata.

Vista l’esigenza di reperire risorse, stando a quanto riporta il “Financial Times” anche se la notizia per ora non è confermata, lo stesso Kim Jong Un starebbe pensando di emettere delle obbligazioni che, raccogliendo valuta estera, arrivino a coprire fino al 60% del budget Nordcoreano; il ricercatore dell’Università di Vienna specializzato in Corea del Nord, Peter Ward, ha così commentato la notizia:

“Sarebbe il primo vero segno che la Corea del Nord è sottoposta a stress finanziari molto significativi a causa delle sanzioni e del virus.”

Il piano prevederebbe l’obbligo per la popolazione più ricca della Nord Corea a comprare i titoli sopracitati, pur senza alcuna garanzia di rimborso.

Inoltre, i timori generali sono inerenti alle modalità con le quali verrebbero spesi i soldi raccolti: curiosi progetti politici e di rappresentanza (“progetti di prestigio di elefanti bianchi, palazzi per il leader e pagamenti per l’elite”) non sono idee nuove da parte di Kim Jong Un.

Nel frattempo, Fitch ha previsto per quest’anno un calo del 6% del Pil Nordcoreano, che sarebbe il risultato peggio dopo quello di 23 anni fa che fu pari ad una caduta del 6,5%.

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Autore: Francesco Puppato

Vive in Polonia dove ricopre il ruolo di Lead Finance Controlling per una multinazionale del tabacco; precedentemente è stato Senior Controller, Supervisore del reparto logistico e BMW Task Force Manager per una holding italiana operante nel settore dell'automotive e prima ancora responsabile del Controllo di Gestione per gli stabilimenti polacchi di una holding italiana del settore del bianco, partendo dal dipartimento finanziario di una multinazioanle italiana attiva nel settore dei motori elettrici. Laureato in "Economia Aziendale" con indirizzo in "Management ed Organizzazione", parla quattro lingue (italiano, inglese, polacco e francese) ed ha poi conseguito 12 Master e 6 certificazioni. Dal 2015 al 2020 ha curato la rubrica "About economy and Social Equity"  per la rivista "Economia - ecaroundworld", dal 2017 al 2019 ha collaborato con "Wall Street Italia", nel 2019 con "Economista.info" mentre dal 2020 collabora con "Wall Street Cina", "Gazzetta Italia" e "Polonia Oggi", dal 2021 con "RisorseUmane-HR". Founder di "General Magazine".

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