+25% in 9 mesi.
Tanto è stato l’aumento delle persone che percepiscono il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza (sussidio destinato agli over 67), confrontando i dati di gennaio 2020 con quelli di settembre dello stesso anno.
Più precisamente, stando ai dati emersi dal seminario online sulle nuove e vecchie povertà organizzato dalla Regione, si è passati da 90.000 a 112.939.
Scendendo più nel dettaglio, secondo i dati pubblicati da dal centro di monitoraggio delle politiche regionali “Polis Lombardia”, la provincia più colpita è stata Milano, che ha visto un incremento dei beneficiari dei sussidi pari al 36%.
Seguono poi le province di Pavia con un aumento del 20% e di Monza Brianza che ha fatto registrare un +19%.
Proprio il capoluogo lombardo, che in passato si era già caratterizzato per un maggiore rischio di povertà rispetto agli altri comuni, ha una realtà che viene definita “diseguale” in quanto presenta importanti sacche di povertà contrapposte a redditi imponibili elevati.
La pandemia di Covid-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, tanto che Guido Gay ricercatore di “Polis Lombardia” ha dichiarato quanto di seguito:
“Milano è la provincia lombarda che ha retto meno alla pandemia”.